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Covid: anziani morti in Rsa Roma, in quattro a processo

Sono responsabili struttura,"non furono attuate adeguate misure"

Di Redazione |

ROMA, 23 SET – Sono quattro i rinvii a giudizio per i contagi e decessi da Covid fra pazienti della casa di riposo Giovanni XXIII avvenuti nel 2020. Il gup di Roma ha mandato a processo, come chiesto dalla pm Gianfederica Dito, 4 responsabili della struttura con l’accusa di omicidio colposo, perché, secondo quanto riportato nel capo di imputazione “con le rispettive condotte omissive, per colpa consistita in negligenza, imprudenza ed imperizia, nonché nella violazione della normativa per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, nonché della normativa legislativa, governativa e regionale, emanata per contrastare il contagio del virus Covid -19” non impedivano la diffusione del virus all’interno della struttura, dove nel mese di marzo 2020 erano presenti 53 ospiti, di cui risultavano positivi 51, tra i quali si verificavano 16 decessi “mentre dei 38 lavoratori in servizio presso la struttura, contraevano il virus 15 persone tra cui si verificava un decesso”. L’inchiesta riguarda cinque di questi decessi. “La Regione si costituirà parte civile nel processo che si aprirà per i contagi e i decessi avvenuti nella casa di riposo Giovanni XXIII di Roma. All’epoca dei fatti la Asl Roma 2 dovette sopperire alle evidenti carenze da parte della struttura e la stessa Asl segnalò alla Procura notizie di reato. Se ci sono state responsabilità dovranno essere accertate e chi non ha rispettato le indicazioni di sicurezza dovrà essere sanzionato”, afferma l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

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