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Coronavirus, il Governo “blinda” la Lombardia e 11 province

Di Redazione |

ROMA – Contro il virus il governo sembra orientato a ricorrere a misure drastiche, ‘blindandò la Lombardia e 11 provincie del nord. Lo prevede una bozza del Dpcm ancora suscettibile di modifiche da parte di Palazzo Chigi. Nel dettaglio, la bozza prevede che per «contrastare e contenere il diffondersi del Coronavirus» il governo disponga di “evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita” nella Regione Lombardia e in 11 province di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Marche.

In particolare, oltre la regione Lombardia, sempre secondo la bozza, la decisione riguarda le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria. Eccezioni all’applicazione delle nuove norme possono essee fatte per «indifferibili esigente lavorative o situazioni di emergenza». Sull’intero territorio nazionale, prosegue la bozza, «sono sospese le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati» fino al 3 aprile. Sono inoltre previste «specifiche sanzioni in caso di mancato rispetto». I bar e ristoranti possono rimanere aperti se riescono a garantire la distanza di un metro tra una persona e l’altra. Sono confermati gli eventi sportivi a porte chiuse. Sempre nelle stesse zone, cioè nella Lombardia e nelle 11 province del nord, s’è deciso di tenere «chiusi gli impianti nei comprensori sciistici».

Sempre secondo la bozza, chi non rispetti i limiti agli spostamenti e le nuove misure per fronteggiare il Coronavirus disposti in queste zone può essere punito con l’arresto fino a 3 mesi e fino 206 euro di ammenda. Praticamente si tratta delle stesse sanzioni già previste per chi violava le prime disposizioni assunte per le zone rosse. Infine, il governo «raccomanda di limitare la mobilità al di fuori dei propri luoghi di dimora abituale ai casi strettamente necessari».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA