MILANO, 14 APR – E’ stata una occasione di dialogo,
di conoscenza reciproca e di pace l’Iftar, cioè la cena
tradizionale che interrompe il digiuno diurno nel mese del
Ramadan, organizzata ieri sera da Kamel Ghribi, il finanziere e
filantropo tunisino, vicepresidente del gruppo San Donato oltre
che presidente dell’European Corporate Council on Africa and the
Middle East e di GKSD Investment Holding.
Un momento a cui hanno partecipato rappresentanti delle tre
principali religioni monoteiste: monsignor Vincenzo Paglia,
Presidente della Pontificia Accademia per la vita, Riccardo Di
Segni, Rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, Nader Akkad,
Imam del Centro Islamico Culturale d’Italia – Grande Moschea di
Roma, Badri Madani, Imam della Moschea di Palermo. Religioni che
hanno un’unica matrice e che il dialogo interreligioso cerca di
unire. Un tema costante anche del pontificato di Papa Francesco,
che infatti nel 2020 ha firmato l’Enciclica “Fratelli tutti”,
all’interno della quale il Pontefice si sofferma sulle religioni
al servizio della fraternità del mondo.
Oltre a loro, hanno partecipato all’appuntamento anche la
presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il
ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, il ministro della
Salute Roberto Speranza, e il sottosegretario Pierpaolo Sileri,
il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa e il presidente
dell’Assemblea parlamentare del Mediterraneo Gennaro Migliore,
oltre a diversi ambasciatori rappresentanti dei Paesi Islamici
di Nord Africa, Medio Oriente ed Asia accreditati in Italia.