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I FESTEGGIAMENTI

Botti di Capodanno, il bilancio finale: 180 feriti (tanti minorenni), amputata mano a bimbo di 10 anni

Di Marco Maffettone |

Piazze stracolme, concerti, feste in case e locali. E’ il Capodanno in Italia vissuto a temperature primaverili che ha favorito il boom di turisti, moltissimi quelli che hanno affollato le spiagge ma numeri record anche in montagna. Da Milano a Reggio Calabria gli eventi in una notte in cui, però, è tornato a salire il numero dei feriti per botti e fuochi pirotecnici, anche se non si sono registrati morti. Complessivamente sono state 180 le persone che hanno riportato lesioni (11 gravi, 48 le persone ricoverate), secondo i dati forniti dal Viminale, con una impennata tra i minorenni: 50 contro i 20 dello scorso anno.

A Taranto ad un bimbo di 10 anni è stata amputata una mano a causa dell’esplosione di un petardo. Un bimbo di 12 anni a Carini, in provincia di Palermo, ha perso quattro dita dopo avere raccolto un petardo non esploso. A Roma un 17enne ha riportato lesioni alla mano destra mentre un 19enne ha riportato lesioni all’orecchio sinistro. A Napoli un 26enne cittadino malese è stato trasportato in ospedale per la perdita di un dito della mano causata dall’esplosione di un petardo e un 23enne è stato trasportato in ospedale a seguito di una ferita alla gamba destra, causata dallo scoppio di fuoco pirotecnico. A Lecce un 80enne è stato colpito alla testa da un petardo ed è stato ricoverato in per emorragia cerebrale. 

Feriti anche Milano, dove un 21enne ha riportato la semi-amputazione di tre dita, a Vercelli, Cremona e Firenze dove un 14enne è stato ricoverato in prognosi riservata per ferite multiple. A Brescia un cittadino di 23 anni pakistano ha riportato l’amputazione di tre dita mentre a Reggio Calabria un 40enne pregiudicato è stato raggiunto da un proiettile vagante ed è ricoverato in prognosi riservata. In Sardegna, nell’Ogliastra, un 29enne ha riportato gravi ustioni dall’esplosione di un mortaretto. 

Nonostante la massiccia attività di prevenzione, con decine di quintali di fuochi sotto sequestro, il Capodanno appena trascorso sembra avere riportato il rito dei festeggiamenti al periodo precedente al Covid. La notte di San Silvestro ha visto tornare a riempirsi le piazze. In migliaia in piazza Duomo a Milano mentre erano 40mila le persone presenti al concertone del Circo Massimo nella Capitale. In piazza del Plebiscito, a Napoli, hanno atteso il nuovo anno circa 50 mila persone mentre erano 30 mila a Ferrara per lo storico spettacolo dell’incendio del Castello. In Romagna il centro di Riccione è stato invaso dalla folla per il concerto di fine anno e alle prime luci dell’alba in tantissimi hanno deciso di cimentarsi nel primo bagno di mare del 2023 così come avvenuto a Taormina e a Pescara. 

Nottata di super lavoro per i vigili del fuoco: sono stati 646 gli interventi per incendi scatenati dai botti e da roghi di cassonetti in strada, spesso causati da azioni vandaliche. Il maggior numero di interventi (96) in Emilia Romagna, seguita da Veneto, Trentino Alto Adige, Piemonte e Lombardia. A Roma 60 auto sono andate in fiamme mentre a Cagliari è esplosa una bombola del gas nella terrazza di una abitazione dopo il lancio di alcuni petardi. 

Molti i controlli effettuati dalle forze dell’ordine: trentacinque le persone arrestate e 273 quelle denunciate il bilancio finale. Verifiche anche su alcuni episodi avvenuti nel corso della notte e immortalati in video pubblicati poi sui social. A Milano un manichino raffigurante un poliziotto è stato dato alle fiamme. E ancora: nel napoletano in tanti hanno sparato colpi d’arma da fuoco per festeggiare il nuovo anno: un ragazzo si è fatto filmare mentre sparava da un balcone con due pistole, una nella mano destra e una nella sinistra e alcuni ragazzi hanno rischiato di dare fuoco ad una pompa di benzina. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA