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Berlusconi, attesa per l’apertura del testamento: per gli analisti poche sorprese e addio al Monza

La prossima settimana il notaio dovrebbe convocare gli eredi. Ma assetti societari non avranno scossoni

Di Redazione |

A tre settimane dalla morte di Silvio Berlusconi il suo testamento ancora non è stato aperto, con tutti gli equilibri che potrà sugellare in Fininvest e, a cascata, nella due controllate maggiori Mfe-Mediaset e Mondadori, ma anche nella partecipata al 30% Banca Mediolanum.

La successione comprenderà ovviamente anche molta liquidità, beni mobili e immobili, sui quali sono in svolgimento diverse perizie. Con alcune decisioni che però sarebbero già state prese dagli eredi, tra le quali la futura vendita della società calcistica del Monza.

L’attesa del mercato per l’apertura delle ultime volontà del fondatore del Biscione si concentra sulla prossima settimana, specie sulla seconda metà. Il countdown per una vicenda, che ovviamente non è solo privata, è iniziato con alcune tappe obbligate.

La prima era lo svolgimento dell’assemblea e la nomina con scadenza annuale del Cda di Fininvest, un momento caratterizzato dalla conferma piena del board e qualche annotazione a margine. La maggiore è stata la presenza fisica durante questi passaggi del presidente di Mfe-Mediaset Fedele Confalonieri, che nella holiding di famiglia non detiene alcuna carica.

Un consigliere importante per i ragazzi, come Berlusconi chiamava i figli. Così come Gianni Letta viene stabilmente avvisato nella villa di Arcore, a disegnare il futuro anche politico del gruppo.In ogni modo gli analisti finanziari sanno che il fondatore del Biscione ha preso decisioni sicure, al di là della quota legittima del 20% di Fininvest che potrebbe venir assegnata in modi diversi agli eredi.

Maggiori incertezze sui beni non finanziari. Tra i molti legali che assistono i figli qualche timore di sorprese su questo piano c’è, a partire dall’ipotesi che nei ricoveri al San Raffaele Berlusconi possa aver apportato qualche modifica al suo testamento.

Che comunque è custodito dallo storico notaio Arrigo Roveda, i cui studi nelle ore successive all’assemblea di Fininvest hanno svolto la consueta attività. Le molte ricostruzioni hanno indicato prima in lunedì scorso e poi nel prossimo le date più attendibili per la lettura delle ultime volontà, ma al momento l’attenzione è sulla fine della prossima settimana.

Martedì sera infatti Mfe-Mediaset presenterà i suoi palinsesti annuali, un momento cruciale per il gruppo. E’ sulla base dei programmi che si raccoglie la pubblicità televisiva che, al di là di altre questioni, è lo strumento che fa ampiamente girare più cassa per il Biscione: l’anno scorso Mfe-Mediaset ha registrato un cash flow in calo ma pur sempre positivo per oltre 360 milioni.

E’ chiaro che quindi non si vorrebbe sovrapporre anche dal punto di vista mediatico le due cose, anche perché alcune decisioni appaiono già indirizzate. La prima riguarda la società calcistica del Monza, per il quale si sono svolti colloqui per la possibile cessione con Vaghelis Marinakis, l’imprenditore greco vicino al premier conservatore ellenico Mitsotakis e proprietario della squadra ateniese dell’Olympiacos. Colloqui ai quali sono seguiti successivi approcci da parte dei molti fondi d’investimento statunitensi interessati al calcio italiano.

Nel concreto tutto sarà ovviamente realizzato dopo l’apertura del testamento del fondatore, ma va nel senso di un addio definitivo al calcio da parte di Fininvest anche la forte indicazione su Adriano Galliani, oggi numero uno della società brianzola e componente del Cda della holding di famiglia, a candidato del centrodestra per il seggio di Monza al Senato, vacante dopo la scomparsa di Berlusconi. Le elezioni suppletive si terranno in ottobre, quindi bisognerà attendere, ma le scelte in zona stadio Brianteo appaiono già prese.).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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