Bambini legati e morsi, due arresti in asilo a Milano

Di Redazione / 01 Agosto 2016

I Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno tratto in arresto in flagranza un 35enne e una 34enne, italiani ed incensurati, rispettivamente il titolare e la coordinatrice di un asilo nido del quartiere Bicocca. I due sono sono ritenuti responsabili di maltrattamenti in danno di minori di anni 10, percosse e lesioni personali. Le indagini hanno accertato, da parte degli arrestati, presunti episodi raccapriccianti ai danni di bambini da pochi mesi a due anni quali schiaffi, spintoni, insulti. Alcuni sarebbero stati più volte legati con cinghie alle sedie, altri chiusi al buio in stanzini e trattenuti dentro terrorizzati, in un caso è stato refertato in ospedale anche un morso umano, a un piccolo di circa 2 anni. L’episodio del morso è stato proprio quello che ha dato origine agli arresti, già convalidati dal gip. L’asilo si trova in viale Sarca, nella zona nord del capoluogo lombardo, e fa parte di una catena che ha in franchising una decina di istituti a Milano e una ventina in provincia, ma anche in Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana. Nel sito web si legge che si tratta di “un ambiente sicuro e accogliente dove i nostri piccoli ospiti possono crescere e imparare con gioia e serenità”. Residente palazzo, un fulmine a ciel sereno – “È stato un fulmine a ciel sereno”: così Marcello Arezzo, titolate di una ditta che ha la sede nello stesso palazzo che ospita l’asilo chiuso dai Carabinieri dopo l’arresto del titolare e della coordinatrice accusati di maltrattamenti ai bambini. Secondo il titolare della ditta di impianti elettrici, “molti abitanti” dello stabile si sono chiesti che cosa stava succedendo “venerdì scorso, quando sono arrivate le ambulanze”. “Quando le ho viste ho pensato che fosse successo qualcosa alla struttura – ha spiegato – magari il crollo di un cornicione. Ma quando ho visto i volti in lacrime di alcuni genitori ho capito che si trattava di altro”. Tra i condomini che si aggirano nel cortile del palazzo, dove si trova l’asilo chiuso dai Carabinieri dopo l’arresto del titolare e della coordinatrice accusati di maltrattamenti ai bambini, c’è incredulità per quanto accaduto. “Mi sono accorta che stava succedendo qualcosa solo perché ho visto i carabinieri venerdì – ha spiegato una giovane madre con due figli piccoli -. Io abito qui e ho due figli, avevo chiesto informazioni a questo asilo per iscriverli ma il prezzo mi sembrava troppo alto, volevano 600/700 euro”. Da quanto hanno raccontato altri abitanti del palazzo l’asilo non era frequentato da bambini di famiglie che abitano nella zona di viale Sarca. La signora Tania, che ha tre figli e vive nel palazzo, ha spiegato che l’asilo “non mi ispirava come struttura per mandare i miei figli. I bambini erano sempre al chiuso, anche nelle belle giornate, anche perché non hanno spazio sufficiente nel cortile. Non si sentivano mai i bambini”, ha concluso.

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