AstroSamantha si prepara a diventare la prima astronauta europea a uscire fra le stelle, in una passeggiata spaziale che affronterà indossando la tuta russa e in compagnia del collega Oleg Artemyev, dell’agenzia spaziale russa Roscosmos. «Ancora una volta Samantha è un’apripista», dice all’ANSA l’astronauta Luca Parmitano che, come Samantha Cristoforetti, fa parte dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). «La ringrazio – aggiunge – per il suo ruolo nel dimostrate a tutti, donne e uomini, che cosa sono determinazione e l’impegno nel raggiungere un obiettivo».
Quando, alle 16.00 italiane del 21 luglio, Cristoforetti e Artemyev usciranno dalla Stazione Spaziale per un’attività extra-veicolare (Eva) di oltre sei ore, Parmitano seguirà ogni momento delle operazioni dal centro di controllo della Nasa a Houston. «E' un’attività extra-veicolare pianificata attorno al segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale» e che vede la partecipazione di un’astronauta dell’Esa perchè uno degli obiettivi è il completamento della procedura per l'attivazione del Braccio Robotico Europeo (Era) agganciato al modulo russo Nauka. «Per questo motivo l’attività extra-veicolare di Samantha Cristoforetti è fin dall’inizio stata pianificata con un astronauta russo e con la tuta russa Orlan. Si tratta quindi – osserva Parmitano – di un’attività congiunta russa ed europea».
La tuta Orlan è l’unica tuta per le passeggiate spaziali attualmente in uso, dopo che Nasa ed Esa avevano deciso di sospendere l’utilizzo delle tute americane Emu (Extra-Vehicular Mobility Unit) in attesa di conoscere l’esito delle indagini sulle cause della perdita d’acqua avvenuta il 23 marzo scorso nella tuta dell’astronauta europeo Matthias Maurer. Un incidente simile a quello capitato a Luca Parmitano nel 2013. «La tuta Orlan è diversa dalla Emu perché ha un livello di pressurizzazione maggiore ; la Emu richiede invece una preparazione più lunga per evitare l’embolia ma più confortevole nelle operazioni. In Parmitano il ricordo di quell'incidente è ancora vivo, come lo è l’anniversario della sua seconda missione, Beyond partita il 20 luglio 2019, nei 50 anni dallo sbarco sulla Luna: «non guardo al passato, sono più proiettato verso il futuro», dice l’astronauta. Sono tre i compiti che Cristoforetti e Artemyev dovranno affrontare nella passeggiata spaziale di domani: dovranno completare l’installazione del bracci robotico europeo, completare le operazioni nella camera di compensazione del modulo russo Nauka (o Mlm, Multipurpose Laboratory Module), agganciato alla Stazione Spaziale nel luglio 2021 per servire sia come laboratorio sia come punto di attracco delle navette, rilasciare in orbita di 10 nanosatelliti.
Dopo settimane di lavoro, tutto è pronto in vista della passeggiata spaziale. «La preparazione di una passeggiata spaziale è molto lunga e da settimane Samantha e Oleg stanno lavorando insieme per mettere a punto gli ultimi dettagli delle procedure e della coreografia», osserva Parmitano. «Adesso – aggiunge – si raccolgono i frutti della preparazione». Nessun consiglio da Luca Parmitano alla collega Cristoforetti: «i consigli sono sempre legati a esperienze individuali e non è detto che la mia esperienza possa essere utile a Samantha Cristoforetti. Sono convinto che non ne abbia bisogno: è preparatissima professionalmente ed estremamente capace, svolgerà la sua attività nel modo migliore possibile- A lei il più caloroso in bocca al lupo!»