Arianna: legale, a poche ore da incontro salta la transazione

Di Redazione / 26 Febbraio 2022

NAPOLI, 26 FEB – Ennesima battuta d’arresto per la
vicenda di Arianna M., la 15enne del Salernitano diventata
tetraplegica, sorda e ipovedente a causa di un grave caso di
malasanità quando aveva appena tre mesi di vita: a poche ore
dall’incontro, in programma ieri pomeriggio, è saltata la
transazione che avrebbe messo fine alla lunga diatriba
giudiziaria. Ad annunciarlo è l’avvocato Mario Cicchetti, legali
di Eugenio Manzo e Matilde Memoli, genitori di Arianna, che, a
questo punto, ha deciso di chiedere alla Corte di Appello di
Salerno, davanti alla quale è in corso il procedimento di
secondo grado di giudizio, di anticipare l’udienza fissata per
il prossimo 26 maggio “in considerazione dell’urgenza di
definire il contenzioso per i motivi ben noti alla Corte”. La
transazione, per oltre 3 milioni di euro, si è bloccata, secondo
quanto fa sapere l’avvocato della famiglia Manzo, a causa di una
comunicazione dell’Asl di Salerno (anch’essa coinvolta nella
vicenda, ndr) con la quale, scrive Cicchetti, è stata
manifestata “…la volontà di respingere l’ipotesi di accordo
transattivo”.
In una missiva inviata dal legale, tra gli altri, anche alla
direzione generale dell’AORN Antonio Cardarelli di Napoli, a
quella dell’Asl di Salerno e al presidente della Regione
Campania Vincenzo De Luca, Cicchetti evidenzia che la
transazione è frutto dei contenuti della bozza dell’elaborato
dei consulenti nominati dalla Sezione civile Corte di Appello di
Salerno (le cui conclusioni sono state, successivamente,
confermate in quello definitivo) “…che attesta la
responsabilità dei sanitari dipendenti dell’AORN Antonio
Cardarelli di Napoli nella causazione delle gravissime patologie
cui è affetta la minore (già riconosciuta con la sentenza emessa
nel 2019 dal Tribunale di Salerno) ma evidenziava, altresì, come
non fosse stata adeguata quella offerta alla piccola dall’ASL di
Salerno”.

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