ROMA – Cento anni di storia segnati da emergenze umanitarie, in Italia e nel mondo, rimaste impresse nella memoria collettiva e in cui a pagare il prezzo più alto sono i bambini. Ieri come oggi, dalle due Guerre Mondiali alla tragedia dei bambini del Biafra, dai conflitti in Vietnam e nella ex Iugoslavia al genocidio ruandese e alla terribile carestia degli anni ’80 in Etiopia, sino ad arrivare agli orrori dei giorni nostri in Siria e in Yemen. Conflitti e disastri naturali, carestie, siccità, epidemie e povertà che, a 100 anni di distanza dalla nascita di Save the Children, rappresentano le sfide più grandi che ancora oggi mettono a repentaglio l’infanzia e il futuro dei minori. In occasione delle celebrazioni per il Centenario dalla sua fondazione, che avvenne nel 1919 proprio per portare aiuto alle vittime del primo conflitto mondiale, l’Organizzazione lancia alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella la campagna globale “Stop alla guerra sui bambini”.
La «commozione» che suscitano i bambini feriti in guerra «non sia effimera e senza risultati concreti», ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al Maxxi di Roma per l’evento organizzato da Save the Children. Alla celebrazione ha partecipato anche l’attrice Anna Foglietta che ha raccontato l’orrore della guerra in una straordinaria interpretazione in cui ha rappresentato il conflitto immedesimandosi nello stesso.