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Ad Aosta il primo neonato positivo dal coronavirus: ma forse è stato contagiato subito dopo la nascita

Di Redazione |

AOSTA – Neonato positivo a Covid-19 all’ospedale Beauregard di Aosta. A quanto si apprende il piccolo, nato pretermine, sarebbe asintomatico. La madre, residente nella cintura di Aosta, anche lei positiva, ha partorito con 38 di febbre. Il risultato del tampone è arrivato il giorno dopo la nascita. All’interno dell’ospedale Beuregard è stata riorganizzata la degenza nei reparti di Ostetricia e Pediatria.

Si tratta del primo neonato positivo in Italia Maria Rita Gallina, direttore della struttura di Pediatria e Neonatologia dell’Usl della Valle d’Aosta, non è detto che sia stata la madre a trasmette il virus al bebè.  «Dopo il parto – ha spuegato la dottoressa – il bambino è stato a contatto con la madre per qualche decina di minuti prima di esser sottoposto a tampone. Dal punto di vista scientifico, quindi, non è possibile avere la certezza di una trasmissione verticale del virus da madre a figlio. Il neonato, infatti, potrebbe anche aver contratto il virus in quel lasso di tempo tra la nascita e il tampone». 

Proprio per intercettare le future mamme positive il reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale Beauregard ha attivato un protocollo, operativo dalla scorsa settimana, che prevede l’effettuazione di tamponi per Covid-19 alle donne gravide alla trentottesima-trentanovesima settimana di gestazione.

«Si tratta di un’azione volta a garantire il massimo livello di sicurezza per le nostre assistite – spiega in una nota Livio Leo, direttore della Sc Ostetricia e Ginecologia, a proposito del protocollo – che vengono sottoposte al tampone anche al momento del ricovero pre-parto. Questa procedura, con doppio tampone (il secondo lo facciamo al ricovero, al momento del travaglio e dell’induzione al parto), ci permette di poter far entrare in sala parto, con le dovute attenzioni e con le opportune protezioni, anche i papà eventualmente “asintomatici”, che potranno così assistere al parto al fianco della mamma e accedere anche al reparto, seppur con alcune limitazioni e salvo, naturalmente, che non vi siano controindicazioni”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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