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4 Novembre, festa delle Forze Armate. Mattarella: «”Momento importante della nostra storia»

Desiderio di pace e speranza nelle parole degli organi di governo italiani

Di Nicoletta Gullotta |

«La pace è un valore da coltivare e preservare e, più che mai, l’odierna aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale».

Così scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al ministro della Difesa Crosetto in occasione del giorno dell’Unità nazionale della festa delle forze armate.

«Alle donne e agli uomini in armi, scrive ancora Mattarella, sono affidate, ancora oggi, la nostra sicurezza, la salvaguardia delle nostre istituzioni, della pace, della libertà, operando, su mandato del Parlamento e del Governo, anche in terre lontane dilaniate da terribili conflitti per recare, sotto le bandiere della Comunità internazionale, stabilità e rispetto dei diritti umani».   «Soldati – sottolinea ancora il Capo dello Stato – marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della difesa, la Repubblica vi è grata per la vostra abnegazione e per l'impegno profuso. Un particolare pensiero va a quanti sono impegnati all’estero, dall’Europa all’Africa centrale e settentrionale, dall’Asia al Medio Oriente e nel Mar Mediterraneo, e a quanti operano sul territorio nazionale, in concorso con le forze di polizia. Con questi sentimenti rivolgo a voi tutti e alle vostre famiglie un caloroso saluto. Viva le Forze armate, viva l’Italia».

 «Celebriamo oggi il Giorno dell’Unità Nazionale e, in questa giornata, rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all’Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico». Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al ministro dellaDifesa Crosetto in occasione del giorno dell’Unità nazionale della festa delle forze armate. 

 «Il 4 novembre – prosegue Mattarella – ci richiama, con rinnovata commozione, le tante vite spezzate durante gli aspri combattimenti della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che lacerò e devastò l’Europa intera. Fu una grande prova per i tanti che, provenienti da ogni angolo del Paese, affratellati sotto il Tricolore, con coraggio ed eroismo portarono a compimento il sogno risorgimentale, ricongiungendo Trento e Trieste alla Nazione». 

"Celebriamo oggi il Giorno dell'Unità Nazionale e, in questa giornata, rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all'Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico". Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al ministro della Difesa Crosetto in occasione del Giorno dell'Unità nazionale della festa delle Forze Armate. "Il 4 novembre – prosegue Mattarella-  ci richiama, con rinnovata commozione, le tante vite spezzate durante gli aspri combattimenti della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che lacerò e devastò l'Europa intera. Fu una grande prova per i tanti che, provenienti da ogni angolo del Paese, affratellati sotto il Tricolore, con coraggio ed eroismo portarono a compimento il sogno risorgimentale, ricongiungendo Trento e Trieste alla Nazione".

Il Presidente della Repubblica ha deposto una corona d'alloro, sulla tomba del Milite Ignoto, all'Altare della Patria, in piazza Venezia a Roma. Poi, l'onore ai caduti con il Silenzio e il doppio passaggio in volo delle Frecce tricolori 

Alla cerimonia erano presenti, tra le tante cariche istituzionali, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il presidente del Senato, Ignazio La Russa,  il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Il Capo dello Stato è arrivato poi a Bari  al sacrario dei caduti d'Oltremare (il Presidente del Senato, in rappresentanza del Presidente della Repubblica, si è recato invece al Sacrario di Redipuglia) per la deposizione di una corona di alloro, la lettura di una preghiera e la firma dell'Albo d'onore, poi sul palco allestito a lungomare Nazario Sauro ha assistito alla parata militare con la sfilata dei reparti di Esercito italiano, Marina militare, Aeronautica militare, Arma dei Carabinieri e Guardia di finanza.

"La ricorrenza del 4 novembre scandisce un momento importante e imprescindibile della nostra storia. La vittoria insieme agli Alleati contro gli Imperi Centrali, che poneva fine alla tragedia della Grande Guerra – ha ricordato Mattarella nel suo discorso a Bari – segnava anche l'approdo della nostra lotta risorgimentale iniziata decenni prima.  Un percorso lungo, sofferto, costato sacrifici, dolore, lutti. Costellato di eroismo, di speranze, di impegno per la libertà, di amore per la nostra Patria. E' con questo spirito e con questa consapevolezza che oggi celebriamo la giornata dedicata all'Unità nazionale e alle nostre Forze Armate". 

"Dalla fine di febbraio si combatte, si muore nel cuore d'Europa", in Ucraina. "Sono passati molti mesi senza che si intraveda uno spiraglio. Eppure la pace continua a gridare la sua urgenza. Una pace giusta, fondata sul rispetto del diritto internazionale e sulla libertà e la libera determinazione del popolo ucraino. Perché non vogliamo e non possiamo abituarci alla guerra". L' Europa unita "è stata per settant'anni l'antidoto più forte a egoismi e nazionalismi. Diverse generazioni sono nate e cresciute in un Continente che sembrava aver cancellato non soltanto la parola guerra ma talvolta persino la sua memoria. Poi improvvisamente la guerra – la tragedia della guerra – è riapparsa nel nostro Continente. E' accaduto a causa della sciagurata e inaccettabile aggressione che la Federazione russa ha scatenato contro l'Ucraina e il suo popolo" ha sottolineato Mattarella. Su alcune frontiere come "lo spazio, la dimensione cibernetica, e anche lo spazio subacqueo", alcune delle quali "ancora poco esplorate, si sta già giocando una competizione internazionale serrata, la cui posta in gioco ha molto a che fare con la nostra sicurezza. I nostri militari e il mondo della difesa hanno competenze e professionalità per svolgere un ruolo di primo piano in queste sfide", ha evidenziato il Capo dello Stato.

"I nostri militari sono impegnati per garantire pace e sicurezza in tante aree del mondo. Lo fanno con straordinaria professionalità e competenza – ha inoltre ricordato Mattarella – con uno spirito di umanità che li fa apprezzare come un vero e proprio modello. Voglio ricordare quanti in questi anni hanno sacrificato la loro vita o sono rimasti feriti compiendo il loro dovere in missione. A loro la Repubblica è grata. Ai loro cari il pensiero e l'abbraccio di tutti gli italiani. Le famiglie dei nostri militari rappresentano il forte sostegno di chi sceglie di servire il proprio Paese indossando una divisa. Anche a loro va la nostra riconoscenza oggi".

Poi il presidente della Repubblica ha espresso un auspicio: "Come è noto il 4 novembre è definito dalla legge 260 del 1949 giorno dell'Unità Nazionale. Il fatto di ricomprendere in questa giornata la Festa delle Forze Armate appartiene alla tradizione e a quel sentimento di omaggio alla memoria che trova grande riscontro nella coscienza delle nostre comunità.  Credo che sia necessario, come ho ricordato alcuni mesi addietro al Governo, di assumere in legge la definizione completa del 4 novembre come Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. Lo dobbiamo alla nostra storia". 

Nel suo intervento il ministro della Difesa ha ricordato che “il nostro obiettivo è il mantenimento della pace”, ha detto Crosetto. "All'Ucraina è in corso una drammatica e inaccettabile aggressione, e al fianco degli alleati stiamo partecipando con ogni sforzo perché prevalgano la libertà e la pace. La libertà non è un bene commerciale a cui si possa rinunciare, è un bene di tutti i popoli" ha detto il ministro alla presenza del Capo dello Stato. 

"Nella giornata dell'unità nazionale e delle Forze armate, ricordiamo chi ha combattuto e si è sacrificato per la nostra patria. A loro, e a chi ogni giorno onora e difende il Tricolore, va la nostra più profonda riconoscenza e gratitudine. Viva l'Italia". Lo scrive su Twitter la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni postando alcune foto della cerimonia all'Altare della patria a cui ha partecipato con il capo dello Stato.

In mattinata, prima della celebrazione all'Altare della Patria, alla Stazione Termini la cerimonia che ha ricordato l'anniversario dell'arrivo a Roma, nel 1921, del treno partito da Aquileia su cui era posta la salma del Milite Ignoto presso il binario 1. Un viaggio ripercorso dal Treno della Memoria’ partito il 6 ottobre da Trieste che ha toccato 17 tappe, nato dall'iniziativa del ministero della Difesa, in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. 

"Oggi si conclude fisicamente un viaggio, ma quello che deve proseguire è il viaggio ideale – ha sottolineato il ministro della Difesa – che ci ricorda il sacrificio che hanno fatto molti uomini e ci deve impegnare nei nostri sforzi quotidiani nel servirlo come hanno fatto queste persone, anche ignoti, persone su cui si fonda la nostra democrazia e libertà. Non c'è onore più grande di servire un Paese".

"Il 4 novembre, Giorno di unità nazionale, Giornata delle Forze armate, è il riconoscimento per tutti i militari che in Italia e all'estero servono il paese con passione, dedizione e sacrificio. Donne e uomini dei quali io sono profondamente orgoglioso. In più il 4 novembre è anche memoria. Vuole essere un doveroso omaggio ai caduti italiani della Grande Guerra, ma anche di tutte le guerre e missioni nazionali e internazionali" ha dichiarato Crosetto al Gr1, su Rai Radio1.

Ieri il ministro presso la sede del Comando Operativo di Vertice Interforze in video collegamento, ha rivolto, per la prima volta, il suo saluto ai militari italiani impegnati nelle missioni internazionali e nazionali in occasione delle celebrazioni per il Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. “In occasione di questa giornata, vi porto i saluti del Governo e il ringraziamento della Nazione per il servizio che svolgete con passione, dedizione e sacrificio, in Italia e all’estero. Ognuno di voi all’estero rappresenta il Paese”. Tra i collegamenti anche le missioni a guida NATO sul Fianco Est dell’Alleanza, recentemente attivate, come Enhanced Vigilance Activity in Ungheria e Bulgaria e la Task Force Air in Polonia. Rivolgendosi ai contingenti schierati sul fronte Est della NATO ha affermato: “vi rendete conto del luogo in cui siete e del momento che stiamo vivendo ed è per questo che il vostro lavoro in questa particolare area geografica è fondamentale anche per far crescere la capacità di integrazione con l’Alleanza. È importante la presenza della NATO in questa regione e lo è anche il segnale che abbiamo dato”.

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