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25 Aprile: Genova ricorda la rivolta,proteste per armi a Ucraina

Alcuni fischi a autorità. Toti, è festa anche per chi protesta

Di Redazione |

GENOVA, 25 APR – Genova ha festeggiato il 25 Aprile ricordando di essere stata la prima città del nord Italia a liberarsi da sola con una rivolta sostenuta dall’intervento dei partigiani che hanno costretto i tedeschi alla resa. Durante i discorsi delle autorità in piazza Matteotti, davanti ad alcune migliaia di persone, con molte bandiere e striscioni dell’Anpi, dell’Europa, della Cgil, il sindaco Marco Bucci e il governatore Giovanni Toti sono stati interrotti dai fischi e dalle urla di un numeroso gruppo di sostenitori del senatore Mattia Crucioli, candidato sindaco, che hanno protestato contro l’invio delle armi in Ucraina ed esposto uno striscione con scritto: “La Genova che resiste non fomenta la guerra”. Dal palco, l’oratore, il presidente emerito della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick, ha affermato tra l’altro che “è legittimo il pacifismo senza se e senza ma, ma non è possibile decidere sul diritto alla resistenza degli altri Paesi in guerra”. Flick ha quindi ricordato che “l’Italia ripudia la guerra” ma sottolineando che in “Ucraina assistiamo a tanti massacri”. Interrotto dai fischi mentre augurava un “buon 25 Aprile”, il governatore Toti ha replicato: “Festeggiamo un giorno che consente anche a voi di fischiare”. Poi ha ringraziato “medici e infermieri che ci hanno permesso di essere qui oggi a festeggiare, dopo due anni di stop a causa del Covid”. E ha concluso: “Chi crede di potere risolvere la situazione con qualche fischio non ha capito a fondo il senso della giornata”. Il sindaco Bucci ha evidenziato come Genova festeggi “il 25 aprile unita dalla voglia di libertà, di democrazia e di pace”. Ha ricordato i “1800 morti” della rivolta, i deportati e “chi ha lavorato nelle fabbriche boicottando le armi”. “La città si unisce su questi valori, non li porta in piazza per dividere” ha concluso replicando ai fischi. La piazza ha gridato “fascisti” ai sostenitori del senatore e candidato Crucioli, poi la banda ha intonato ‘Bella Ciao’ e ‘Fischia il vento’.

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