ROMA, 01 MAG – “La guerra in Ucraina ha spento i
riflettori sulle morti bianche. Col rischio di dimenticare. E la
damnatio memoriae è una seconda uccisione”. Lo dice don Bruno
Bignami, direttore Ufficio nazionale Cei per i problemi sociali
e il lavoro, in un intervento sul Sir per il Primo Maggio.
Don Bignami sottolinea che “continuano le morti bianche. I
dati Inail 2021 parlano di 1221 vittime, senza contare gli
infortuni non dichiarati perché avvenuti in contesti di lavoro
nero o all’interno di forme di illegalità. I primi due mesi di
questo anno raccontano di un aumento del 47,6% degli incidenti.
Non c’è da sorridere”.