CATANIA – Procedure burocratiche più snelle per un celere ritorno alla normalità. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato dal commissario straordinario per la Ricostruzione post-sisma Salvatore Scalia e il Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Catania e Caltagirone, che non fa mancare il proprio supporto alla popolazione delle aree terremotate, in un momento emergenziale sia dal punto di vista economico che sanitario.
«L’ordinanza 18 del 21 dicembre 2020 prevede la delocalizzazione degli edifici a uso abitativo, produttivo e commerciale, con possibile demolizione e ricostruzione degli stessi o l’acquisto di un immobile equivalente in altre aree dei nove Comuni colpiti dal sisma – Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Milo, Santa Venerina, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea», ha spiegato il presidente della categoria etnea Andrea Grasso.
Nel documento sono stati individuati quattro punti chiave, «nei quali vengono fissati i criteri per la predisposizione delle relazioni ipo-catastali, i compensi per le stesse e per gli atti di trasferimento e le modalità operative per garantire ai richiedenti la concessione del contributo», ha aggiunto Grasso. Un’intesa volta a dare un forte contributo al processo di snellimento e sburocratizzazione richiesto da tempo e oggi ancor più necessario in una fase delicata di ricostruzione e delocalizzazione degli immobili.
A completare il quadro saranno uno «speciale elenco di notai disponibili a collaborare, con una rotazione semestrale degli incarichi – ha proseguito il presidente dei Notai etnei – infatti, ogni sei mesi il commissario straordinario comunicherà l’elenco degli incarichi affidati, al quale non si potrà rinunciare, pena l’esclusione dall’elenco». «Un sistema per garantire il principio di trasparenza nell’assegnazione degli incarichi ai professionisti, ridurre i tempi per la compilazione e consegna degli atti ed essere presenti sul territorio, velocizzando il ritorno alla normalità», ha continuato Grasso.
La firma è «un segnale di solidarietà ai terremotati di valore anche simbolico, che consentirà di destinare risorse alla ricostruzione e, in coincidenza con il terzo anniversario dal sisma, ci fa sentire meno isolati», ha concluso il commissario Scalia.