«La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui». Lo scrive la
premier Giorgia Meloni sui social. «Lo ringrazio per gli anni splendidi che abbiamo trascorso insieme, per le difficoltà che abbiamo attraversato, e per avermi regalato la cosa più importante della mia vita, che è nostra figlia Ginevra. Le nostre strade si sono divise da tempo, ed è il momento di prenderne atto».
«Difenderò quello che siamo stati – prosegue Meloni – difenderò la nostra amicizia, e difenderò, a ogni costo, una bambina di sette anni che ama la madre e ama il padre, come io non ho potuto amare il mio. Non ho altro da dire su questo. Ps. Tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua».
Su “La Repubblica” di oggi un racconto di Francesco Merlo sul “maranza col ciuffo che si trasforma in lupo”: «Non fa più ridere, Andrea Giambruno, che si tocca e ritocca il pacco con la mano a coppa e ogni due parole dice almeno un “cazzo” e poi spiega ad una collega di cui non si vede il viso che la filosofia aziendale è “scopare”, in due, in tre, “si, noi facciamo anche il foursome”. E a poco a poco il tonto broccolone si fa lupo e porcello e vuole le prove della competenza sul lavoro. “Un test attitudinale?”. “Sì, sco-pa-re”».
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