Una visita a sorpresa a una settimana dal 96esimo compleanno di Elisabetta II per offrire all’affaticata nonna-regina quello che diversi media britannici interpretano come «un ramoscello d’ulivo». Harry e Meghan, nipoti ribelli, si sono ritrovati ieri faccia a faccia con la matriarca di casa Windsor dopo il lungo distacco e i contrasti seguiti allo strappo di oltre due anni orsono dalla famiglia reale, al trasferimento negli Usa – terra d’origine dell’ex attrice divenuta duchessa – e all’inizio d’una nuova vita californiana non immune da polemiche verso la corte, né da un clima di ostilità permanente con i tabloid del giornalismo populista dell’isola.
L’incontro, organizzato apparentemente in extremis e tenuto segreto fino all’ultimo, è arrivato appena poche settimane dopo l'occasione mancata della commemorazione nell’Abbazia di Westminster del primo anniversario della morte del principe consorte Filippo: unico appuntamento esterno a cui Sua Maestà non abbia dovuto né voluto rinunciare dallo scorso ottobre. L'assenza al memoriale del duca di Edimburgo che ha provocato grande disappunto tra i sudditi, anche perché la coppia è invece arrivata in Europa per recarsi all'Aja. Il disappunto della regina dopo la mancata partecipazione del nipote prediletto, Harry, alla commemorazione del marito Filippo è cosa nota: da allora i rapporti sarebbero stati sempre più tesi, tanto da convincere i duchi di Sussex a fare un passo verso la famiglia reale e a tentare di ricucire i rapporti. Ma è stato qualcosa di più di una tappa di cortesia nel viaggio fra l'America e l’Olanda, dove i duchi di Sussex sono chiamati a inaugurare all’Aja gli Invictus Games, le olimpiadi dei militari rimasti invalidi in servizio di cui Harry – veterano dell’Afghanistan – è patrono.
A maggior ragione se si considera che l’ultimo contatto di persona con la monarca risaliva a luglio per il secondogenito di Carlo e Diana; e addirittura a oltre un biennio fa per sua moglie, mai tornata nel Paese dopo la cosiddetta Megxit, datata gennaio 2020. E se si aggiunge la notizia – confermata dai portavoce dei duchi – di un secondo incontro avuto al castello di Windsor con il principe di Galles: erede al trono e ormai coreggente di fatto in questo 2022 che segna il Giubileo di Platino dei 70 anni di regno di Elisabetta.
Sui contenuti dei colloqui non è emerso ovviamente nulla di ufficiale. Si racconta tuttavia che la regina sia stata affettuosa. Mentre con Carlo è probabile si siano affrontati anche alcuni problemi concreti, da quelli finanziari a quelli innescati da un ultimo contenzioso legale aperto da Harry con il governo di Londra per la protezione pubblica che non viene più assicurata alla sua famiglia in patria dopo la rinuncia allo status di membri senior del casato. Nonché gli ostacoli più personali che si frappongono ancora a una ricucitura: sullo sfondo dei veleni alimentati a colpi d’interviste e botta e risposta, oltre che dell’imbarazzo cui la Royal Family teme di ritrovarsi di nuovo esposta in vista dell’imminente pubblicazione di un’autobiografia del duca in cui potrebbero ricomparire riferimenti ai presunti pregiudizi imputati tempo fa dai Sussex in casa Windsor sul colore della pelle del loro primogenito Archie.
Secondo l'esperta di reali Tina Brown harry avrebbe rotto con la famiglia anche a causa di una decisione della sovrana: l’esplicito desiderio di Elisabetta II che Camilla di Cornovaglia sia chiamata regina consorte una volta che al trono sarà salito Carlo, ma Harry nutrirebbe, secondo la scrittrice, un forte astio verso la matrigna "per quello che quella donna ha rappresentato per sua madre".
Nipotino che la sovrana – costretta in questi mesi a moltiplicare i forfait persino agli eventi più solenni, dal Giovedì Santo alla messa di Pasqua, a causa di crescenti difficoltà di movimento e dei postumi d’un contagio da Covid che l’ha lasciata «esausta» – aspetta peraltro di rivedere da due anni. Magari assieme alla sorellina Lilibet, nata 11 mesi fa oltre Oceano e finora (Skype a parte) mai apparsa dinanzi ai suoi occhi di bisnonna quasi centenaria.