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Terremoto sull’Etna, il rap di Shoe e Lava per non dimenticare mai

Di Redazione |

ZAFFERANA ETNEA – “Ore 3,19 la terra si muove, mamma Etna si commuove, poi un grande rumore. Per le strade il terrore dentro gli occhi l’orrore, la paura nei volti delle persone. Sacrifici di tutta una vita spazzati via in un istante, paura nel cuore di ogni abitante, la casa è crollata ma la salute è più importante. Presidente la chiami un po’ come le pare, ma qui sono cadute case. Mio caro Salvini non venire in Sicilia per i selfie e gli arancini”.

È il testo di una canzone intitolata ”Terremoto 26/12/2018 – Per non dimenticare mai“ che sta girando su Youtube. L’autore ed esecutore del pezzo è il rapper Filippo Varrica in arte Shoe , la musica è di Carmelo Caramagno in arte Lava, entrambi di Zafferana. «Dopo i fatti accaduti il 26 dicembre – spiega Shoe – ho scritto una canzone in segno di solidarietà nei confronti degli sfollati. Per me è stato naturale scrivere dopo aver visto con i miei occhi cos’era successo, dopo aver visto che Fleri non esisteva più. Ho sentito i miei amici, visto la loro tristezza e mi si è stretto il cuore. Sono certo che i paesi colpiti si rialzeranno. E’ dello stesso avviso anche il collettivo di cui faccio parte e che si chiama Rap pirata Sicilia».

Il rapper Shoe non è l’unico colpito dalla situazione di Fleri. Anche Giovanni Cavallaro, che con la figlia Chiara è titolare della storica macelleria di via Vittorio Emanuele, dopo aver pianto perché «Fleri non c’è piu», a distanza di venti giorni ha deciso di riaprire la macelleria: «È dura, ogni giorno che passa mi rendo conto che la via Vittorio Emanuele è sempre chiusa al traffico, certo devono essere superate tante criticità, ma io nonostante tutto e se le istituzioni me lo permetteranno ho deciso di riaprire e cio avverrà non appena avrò i documenti in regola. So che c’è un gran lavoro da fare, ma sono pronto e lo è anche mia figlia che ha ereditato questa macelleria nata nel 1929. Potevo lasciar perdere, ho 65 anni e non fare nulla, godermi la mia famiglia e occuparmi dei nipotini. Invece voglio dare un segnale di vita, una spinta forte ad una comunità che amo».

L’Amministrazione comunale, attraverso un comunicato, informa che è stato ripristinato completamente il servizio dell’acquedotto. A quasi tre settimane dal terremoto, il servizio idrico nelle frazioni interessate dal sisma – Fleri, Poggiofelice e Pisano – torna ad essere regolare grazie al lavoro incessante svolto dagli operai comunali e da alcune ditte esterne. Sono state riparate oltre un centinaio di perdite d’acqua causate dal sisma e, al momento, qualche criticità – comunque in via di risoluzione – rimane in alcune case private. «Sono particolarmente soddisfatto per il risultato raggiunto in tempo record» ha sottolineato il sindaco di Zafferana, Alfio Vincenzo Russo che nel frattempo attende la visita nelle zone terremotate del capo dipartimento della Protezione vivile, Angelo Borrelli, in programma venerdì.

Prosegue, intanto, la gara di solidarietà per gli sfollati. I principali operatori di rete fissa e mobile hanno reso noto che potrà essere effettuato lo storno dei canoni per la rete fissa su richiesta degli utenti che presenteranno documentazione di inagibilità della propria abitazione e la possibilità di recedere senza costi dai contratti sottoscritti. Inoltre l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni si è attivata per tutelare gli utenti nelle zone coinvolte dalla calamità. E già il 28 dicembre lo stesso giorno della dichiarazione, da parte della presidenza del Consiglio dei ministri dello stato di emergenza dei 12 Comuni colpiti dal sisma, l’Agcom ha chiesto ai principali fornitori di infrastrutture e di servizi di comunicazioni elettroniche informazioni riguardanti i danni alle reti e le azioni intraprese a sostegno dei clienti residenti nei Comuni interessati dal terremoto.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA