Quel giorno in cui Maiorca imprecò contro inviato Rai Bottesini

Di Redazione / 13 Novembre 2016

ROMA – E’ il 22 settembre del 1974, una domenica, e il mare di Sorrento accoglie Enzo Maiorca, il sub re degli abissi e fenomeno dell’apnea. Indossa una muta nera, aspira l’aria con ritmo veloce e la espira subito dopo per diminuire l’anidride carbonica nel sangue. Attorno a lui una moltitudine di barche e gommoni di ogni tipo, ma lui non ci fa caso e a un certo punto, dopo aver dato una sistemata agli occhialetti, si immerge con una capriola.


Comincia così la sua discesa verso gli abissi marini, spingendo forte mentre pinneggia, il tentativo per stabilire un altro record mondiale di immersione in apnea in assetto costante mentre con la mano destra regge l’impugnatura di una ‘slitta cilindricà che scivola lungo il cavo guida. Maiorca va giù a una velocità di due metri al secondo e quando si trova a -20 ecco il fattaccio. Infatti lungo la sua discesa il sub siciliano si trova di fronte all’improvviso un altro subacqueo, targato Rai e forse portato fin lì dalle correnti. Si tratta di Enzo Bottesini, ex campione dell’allora seguitissimo “Rischiatutto” condotto da Mike Bongiorno, e nell’occasione inviato dell’emittente di Stato. Maiorca non può fare a meno di evitare Bottesini e le sue bombole e gli va anche bene perché l’impatto avrebbe potuto avere conseguenze anche tragiche. Per fortuna non succede, e Maiorca riemerge veloce ma anche arrabbiatissimo.


Il problema è che i tecnici tv, impreparati ad una conclusione del genere non hanno fatto in tempo a bloccare l’audio e i telespettatori hanno quindi potuto ascoltare una serie d’imprecazioni da parte di Maiorca, al quale nella foga del momento è sfuggita anche una bestemmia. L’episodio, anche se all’epoca non ci sono i social, fa il giro del mondo e a Maiorca costerà anni di ostracismo da parte della Rai. E molti ricordano ancora il fenomeno dell’apnea più per quell’episodio che per i suoi primati in tanti anni di carriera. 

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