«Siamo gli unici “antidemocratici” che hanno messo sette ministeri sul tavolo per far votare il popolo italiano» dice Matteo Salvini nella parte finale del suo intervento in Senato dove è in corso il dibattito generale sulla fiducia. E dai banchi del Pd parte la polemica: «hai occupato il ministero», urla il senatore Davide Faraone. Poi la Casellati richiamando all’ordine sbaglia il nome di Salvini chiamandolo Casini. Lui: «Casini proprio no» e conclude il discorso. «Divertitevi – dice rivolgendosi al Pd – noi torneremo a governare questo paese per amore dell’Italia e non per amore della poltrona». Alle urla partite dai banchi del Pd i senatori uniscono il «ciao ciao» con la mano.