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Oasi del Simeto, abbattuta una casa abusiva (ma in lista ce ne sono altre cento)
Una costruzione abusiva realizzata nel Villaggio Azzurro della Plaia, nelle vicinanze dell’Oasi del Simeto, a poche decine di metri dalla battigia è stata abbattuta. Sul luogo ha presenziato il sindaco Enzo Bianco insieme agli assessori assessori all’Urbanistica Salvo Di Salvo e alla Legalità Rosario D’Agata.
“Un segnale preciso da parte dell’Amministrazione – ha detto Bianco – la mia intenzione è quella di demolire tutte le costruzioni insanabili, mentre quelle sanate rientreranno in un piano di sistemazione di quest’area, dove abitano stabilmente circa seimila famiglie che hanno diritto di vivere in maniera civile”.
Nella zona ci sono circa altri cento immobili in attesa di demolizione, alcune bloccate dal Tar e ferme da quindici anni e più.
“Fermezza assoluta – ha aggiunto il sindaco di Catania – contro l’illegalità e attenzione nei confronti di chi rispetta le regole e vuole rientrare nella Legalità. È sempre doloroso abbattere una costruzione perché, per quanto abusiva, dentro ci sono storie, affetti. Ma l’aver fatto abbattere proprio in questa zona, nella mia precedente sindacatura, decine e decine di costruzioni abusive ha portato a bloccare il proliferare di altre costruzioni abusive. E la demolizione di oggi, decisa non dalla Procura della Repubblica ma dal Comune di Catania, è un segnale preciso da parte dell’Amministrazione”.
Il 19 aprile scorso la Giunta Bianco ha adottato una delibera per la tutela ambientale e la riqualificazione dell’Oasi che consente un approccio strategico per fronteggiare l’urbanizzazione irregolare anche con la realizzazione di spazi urbanistici decorosi per le famiglie che abitano in casei che possono essere sanate.
“Quest’immobile purtroppo – ha sottolineato il sindaco – era insanabile: siamo a poche decine di metri dalla spiaggia e dal mare, uno scempio nei confronti della natura. La mia intenzione è quella di demolire tutte le costruzioni insanabili, mentre quelle che sono state sanate rientreranno in un piano di sistemazione di quest’area”.
A differenza della zona A dell’Oasi, gestita da altri enti territoriali, la B è di competenza del Comune e in essa si trovano i villaggi, sorti in maniera disordinata e privi di opere di urbanizzazione, con molte case che hanno ottenuto sanatoria edilizia in base a diverse norme di riordino urbanistico.
“È stato calcolato – ha spiegato Bianco – che si tratta di circa seimila unità abitative, non più case di villeggiatura ma prime abitazioni per altrettante famiglie che vivono qui da anni e, visto che sono rientrati nelle regole, hanno il diritto di farlo in maniera civile”.
“Ho chiesto al Prefetto e alle altre autorità di Pubblica sicurezza – ha sottolineato il sindaco – di intervenire perché vengano sbloccate le demolizioni. Partiremo da quelle che recano maggiore offesa all’Ambiente, quindi in zona pre-Oasi o proprio a ridosso del mare”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Bianco ha espresso anche solidarietà a chi ha ricevuto minacce per aver voluto perseguire l’obiettivo della Legalità abbattendo le costruzioni abusive.
“Da presidente del Consiglio nazionale dell’Anci – ha detto – non posso sopportare che qualcuno pensi di poter cacciare o anche soltanto intimidire un uomo o una donna delle Istituzioni sol perché sta facendo il proprio dovere come avvenuto nell’Agrigentino. Noi qui il nostro dovere lo facciamo tutti insieme con le forze di Polizia con la Procura della Repubblica, perché, a Catania come altrove, non si vive se non c’è il rispetto della Legalità”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA