CATANIA – «Vengo in Calabria per aiutare la gente, mi auguro che tutte le Istituzioni mi siano vicine». Risposte brevi e piene di pragmatismo, quelle fornite da Guido Nicolò Longo dalla sua abitazione catanese, alla vigilia dell’insediamento nel nuovo ruolo di commissario alla Sanità calabrese. «Domani a Catanzaro – anticipa l’ex prefetto di Vibo Valentia – prenderò contatto con i collaboratori e le strutture e vedrò quali saranno le problematiche più urgenti da affrontare. Innanzitutto, voglio verificare la situazione sul territorio facendo un sopralluogo negli ospedali, sia quelli aperti, sia quelli chiusi, e accertare quali siano gli standard delle prestazioni offerte. Una situazione che voglio vedere con i miei occhi». Nessuna anticipazione, invece, per quanto riguarda i nomi dei collaboratori che comporranno la sua squadra (“è ancora nella mia testa”), ad eccezion fatta del supporto di Gino Strada: «Ancora non ci conosciamo direttamente, ma so chi è e so quello che ha fatto, che fa e che farà per la gente. Siamo in emergenza Covid: penso che ci siano dei piani, vedrò se andranno apportate delle rettifiche». Una nuova sfida, dunque, per un uomo dello Stato che ha già affrontato le mafie. «Vengo in Calabria per aiutare i cittadini – ribadisce il 67enne Longo, che nella sua lunga carriera è stato anche poliziotto e questore -. Mi auguro che tutte le Istituzioni mi siano vicine: loro hanno bisogno di me, ma anche io avrò bisogno di loro. Servirà uno sforzo collettivo, unitario, per ottenere un miglioramento della sanità calabrese. Gli ostacoli che mi aspetto? Quelli, come in ogni lavoro, ci sono sempre; quando si vuole raggiungere un risultato, è normale: quindi, non mi preoccupo più di tanto».