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Le Iene smascherano i “furbetti dell’antiracket”: così la lotta alla mafia diventa attività economica
Interessante servizio delle Iene, il programma di Italia 1, dalla Sicilia, e più precisamente da a Marsala, dove c’è un’associazione antiracket che avrebbe trasformato la lotta alla mafia in un’attività economica. Come? Avanzando continue richieste di costituzione di di parte civile nei processi per mafia in Italia. La Iena Filippo Roma è andato a parlare con il coordinatore dell’associazione in questione, “La verità vive”.
«Chiaramente avendo subito un danno, la parte civile può chiedere soldi», ha detto a Filippo Roma il giornalista Giacomo Di Girolamo. «Io ho avuto accesso ai bilanci dell’associazione dal quale si evince che loro spendono gran parte dei loro bilanci per pagare servizi del professionista». Quale professionista? L’avvocato Giuseppe Gandolfo, coordinatore e legale della stessa associazione.
«Mi rendo conto che uno si pone il dubbio», ha ammesso l’avvocato di fronte alla Iena. Mentre Piera Aiello, testimone di giustizia che qualche mese fa si è dimessa da presidente dell’associazione, dice di non aver mai preso un euro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA