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La nuova sfida di Seby per ottenere la maturità
Battersi con tutte le forze e le energie che si hanno a disposizione per affrontare le prove della vita. Piccoli gesti quotidiani- anche i più piccoli- che per chiunque potrebbero passare quasi in secondo piano. Azioni figlie di una banalità, di una routine in cui tutto appare scontato.
E invece per il ventenne Sebastiano Lo Bello, studente del Politecnico del Mare “Duca degli Abruzzi” di Catania, ogni giorno è una sfida ardua che riesce ad affrontare solo con quel suo sorriso che sa conquistare tutti. Colpito da tetraparesi atasso-spastica il ragazzo è costretto a vivere sulla sedia a rotelle, muovendo gli occhi o la bocca come unico sistema per comunicare con il resto del mondo.
Anche lui il mese prossimo si presenterà davanti alla commissione d’esame per ottenere la tanto ambita maturità. L’ennesimo traguardo di un ragazzo dotato di una volontà e una caparbietà fuori dal comune.
«Anzitutto bisogna assolutamente cambiare la prospettiva perché sarà Seby ad esaminare la commissione e non viceversa- spiega la dirigente dell’Isis Duca degli Abruzzi Brigida Morsellino – lui è la dimostrazione più evidente che quando una persona viene stimolata, attraverso le giuste corde, come la passione e la voglia di non mollare mai, si riescono a raggiungere risultati eccezionali. Lui – prosegue la dirigente- ha un diverso modo di apprendere o di approcciarsi alla lezione ma riesce a dare un apporto importante e per tutti noi rappresenta un valore aggiunto”.
Che si tratti di diploma o di certificazione di competenza, poco importa: il ventenne catanese può essere un esempio per tanti altri ragazzi “meravigliosamente abili”. Ad accompagnarlo all’ingresso dell’istituto quel giorno saranno il papà, la mamma Francesca Prestigiacomo e la sorella Rita Lo Bello. Al suo fianco durante l’esame, dotata di tutti i dispositivi di sicurezza previsti, ci sarà l’insegnante di sostegno Rosanna Musumeci.
“Stiamo per arrivare alla fine di un lungo percorso- spiega la docente- il ragazzo possiede delle grandi capacità e serviva solo la chiave giusta per metterle in mostra al mondo intero. In questo periodo di emergenza da Covid-19 abbiamo utilizzato la metodologia uditivo-mnemonica. Da qui è cominciato un percorso studiato e basato sull’interesse, la gioia e la motivazione del ragazzo”.
Quasi completamente paralizzato, Seby abbassa le palpebre per dare una risposta affermativa. Mentre tiene gli occhi aperti per quella negativa. “Cerchiamo di toccare il suo mondo con la memoria- prosegue la professoressa- abbiamo a disposizione semplici guanti con cui posso indirizzarlo verso la strada dell’apprendimento e della scoperta”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA