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La Grande Tema della Grimaldi liberata dalle “teste di cuoio” inglesi

Di Redazione |

C’è voluto un blitz delle forze speciali britanniche per sbloccare la situazione della nave cargo italiana dirottata la scorsa notte da quattro migranti che cercavano di farsi lasciare vicino alle coste inglesi per poi fuggire a nuoto. All’alba la Grande Tema della Grimaldi Lines è stata liberata e i migranti, che avevano minacciato l’equipaggio con delle spranghe di ferro, sono stati arrestati.

La vicenda, che ufficialmente non rientra né nella casistica del terrorismo né della pirateria internazionale, è stata ricostruita sulla base del racconto dell’armatore. Si è consumata tutta a bordo del nave portacontainer, un colosso del mare con base a Palermo: 236 metri di lunghezza per 71 mila tonnellate di stazza.

Partita il 20 novembre da Casablanca, in Marocco, dopo alcune soste il 10 dicembre è ripartita alla volta di Tilbury, in Inghilterra, da Lagos, in Nigeria, dopo aver imbarcato un carico di automobili e scavatrici. E anche quattro migranti, che sono riusciti a introdursi non visti nella stiva, approfittando di tre giorni di sosta, oppure nelle tre brevi soste africane che l’hanno preceduta.

Il 17 dicembre, al largo delle coste marocchine, i quattro sono stati scoperti e rinchiusi in una cabina, dove ricevevano cibo e acqua, secondo le regole internazionali, come ha assicurato il portavoce della Grimaldi Lines, Paul Kyprianu. Ieri mattina, ha quindi spiegato Kyprianu, «sono riusciti a forzare la porta e hanno raccolto dei tubi di metallo con i quali hanno iniziato a minacciare l’equipaggio, chiedendo al capitano di avvicinarsi alla costa», per consentire loro di tuffarsi in mare e di raggiungere la costa inglese. Per diverse ore la Grande Tema ha tracciato dei ghirigori in mare al largo di Margate, nel Kent, fra la Manica e la foce del Tamigi.

L’equipaggio è quindi riuscito a mettersi al riparo nella sala di comando e da lì ha lanciato una richiesta di aiuto. «La nave era sotto controllo, tranne per quei quattro intrusi che giravano brandendo spranghe di metallo. Ma non c’è stata alcuna violenza, nessun tafferuglio, nessun ferito», ha detto il portavoce della Grimaldi.

Alle 23 circa della scorsa notte, quando in Italia era da poco passata la mezzanotte, sono entrati in azione gli uomini delle forze speciali britanniche: 25 ‘incursorì degli Special Boat Services (Sbs), l’equivalente britannico dei Navy Seals Usa, che si sono calati con la corda da elicotteri sulla nave, della quale hanno preso il controllo completo in meno di mezz’ora senza che nessuno restasse ferito. I quattro migranti sono stati arrestati sulla base della legge sull’immigrazione. La nave è quindi approdata a Tilbury, nell’Essex, alle 4.20 (5.20 italiane).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA