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Il Misterbianco riparte: calcio e legalità in campo insieme
La sua società è il Tribunale di Catania dopo il sequestro nell’ambito di una inchiesta sulle scommesse. Ora il Città di Misterbianco ricomincia basando il suo ritorno sui “canoni della legalità e dei valori dello sport”.
Sequestrata della Procura della Repubblica di Catania nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria Revolution Bet, la società si presenterà anche quest’anno ai nastri di partenza del campionato di Promozione, con l’obiettivo di proporre un modello di calcio pulito e sociale. La scelta di ripartire e di non cedere il titolo sportivo è stata presa di concerto dalla Procura e dalla Sezione Gip del Tribunale di Catania, per lanciare un segnale forte sul territorio. A finanziare la stagione interverrà la “Premier Group Italia S.r.l.”, società anch’essa sottoposta a sequestro nell’ambito della medesima inchiesta e che è in regime di amministrazione giudiziaria.
Dal punto di vista tecnico la squadra è stata affidata a Maurizio Anastasi, ex giocatore professionista, che da allenatore ha guidato l’Adrano e il Mascalucia nelle ultime stagioni. Ad affiancarlo nella direzione tecnica e sportiva Gigi Chiavaro, già bandiera del Catania Calcio e dirigente sportivo di grande affidabilità negli ultimi anni. Il progetto, oltre all’aspetto sportivo, si rivolgerà anche alle scuole dove si parlerà di educazione sportiva e di legalità. Un aspetto pregnante sarà anche la diffusione dei valori dell’integrazione. Le squadre saranno composte anche da giocatori extracomunitari che da anni fanno parte della Nazionale Sport Enjoy Project del presidente Manlio Grimaldi, che sarà anche uno dei dirigenti della squadra etnea insieme con Antonio Nasisi, al quale è stato affidato l’incarico di direttore dell’area tecnica.
La squadra ha concluso la prima settimana di preparazione sul campo di San Gregorio: venticinque giocatori convocati all’ordine del tecnico etneo Anastasi. La società sarà al via anche del campionato juniores, formazione, diretta dal responsabile Roberto Di Martino e allenata da Giovanni Russo e allestita con la collaborazione di diverse società catanesi tra le quali la Ragazzini con i ragazzi del 2002 che nella passata stagione arrivarono a un passo dalla semifinale regionale, e da giovani cresciuti in questi anni nell’Aci Sant’Antonio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA