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Il covid ha messo in ginocchio la danza: «Così possiamo rinascere»
Un 2020 da mettersi assolutamente alle spalle per guardare al 2021 come l’anno del lento, ma progressivo, ritorno alla normalità. Il mondo della danza siciliana, come molti altri settori duramente colpiti dall’emergenza Covid-19, ci crede.
«Ci ha colpito un vero e proprio uragano- afferma Elisa Percolla, insegnante di danza- ed ora bisogna raccogliere tutte le esperienze fatte finora per gettare le basi della piena rinascita. Un aspetto che deve riguardare ballerini, musicisti, cantanti e non solo. Dobbiamo essere uniti e, con la collaborazione di tutti, riprendere le nostre attività con più convinzione».
Sale deserte, allenamenti sospesi e saracinesche abbassate. La speranza per tanti addetti ai lavori è rivolta al prossimo 15 gennaio quando entrerà in vigore il nuovo Dpcm.
«La cosa che mi è mancata di più in questi mesi è stata il non potermi allenare – sottolinea la giovane ballerina Giuliana Petrizzo- per chi considera la danza come una passione, e non come semplice passatempo, c’è il bisogno di ritornare a respirare l’atmosfera di una scuola. Un luogo dove ci sia il confronto con i maestri e la possibilità di poter stare fianco a fianco con i compagni. Il 2021? Dobbiamo essere ottimisti – continua Petrizzo – il mio sogno è quello di non avere più timore di quel contatto fisico che nella danza è fondamentale».
(immagini Davide Anastasi)COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA