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“Il caso Tandoy”, Michele Guardì e una piéce teatrale di successo su un clamoroso errore giudiziario

Al Teatro Pirandello  la commedia firmata dal regista e un incontro dibattito sulla vicenda che, nel 1960, fece molto discutere in tutto il Paese. 

Di Redazione |

Il caso Tandoy, e cioè il delitto del capo della Squadra mobile di Agrigento Cataldo Tandoy nel 1960, non è solo un caso giudiziario che ha fatto la storia di Agrigento. E' un "caso scuola" degli errori giudiziari. Sono stati scritti diversi libri per raccontare i fatti, i retroscena e i personaggi di quel fatto di cronaca che richiamò per mesi l'attenzione della stampa nazionale. Un delitto di mafia che nei primi mesi era stato "confuso" con un "semplice" delitto passionale. Un fatto di cronaca che ora è diventata una piéce teatrale firmata dal più celebre degli autori televisivi e registi italiani contemporanei: Michele Guardì.     

“Il caso Tandoy” è andato in scena al Teatro Pirandello (lo spettacolo ha aperto la stagione 2022/2023). Nel cast, capitanato da Gianluca Guidi e Giuseppe Manfridi, ci sono gli agrigentini Gaetano Aronica nel ruolo di Mario La Loggia e Marcella Lattuca in quello di Danika. E poi anche Caterina Milicchio, Roberto Iannone, Noemi Esposito, Marco Landola e Antonio Rampino. Il racconto spazia dal dramma ai momenti di inaspettata e comica leggerezza.  E al Teatro si è svolto anche un incontro-dibattito organizzato dalla Fondazione Teatro Pirandello, dall’Ordine degli Avvocati di Agrigento e dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia per discutere sul caso che Michele Guardì ha tradotto in una piéce  teatrale degno di nota. I relatori sono stati d'eccezione: Salvatore Cardinale (presidente emerito della Corte d’Appello di Caltanissetta), il giornalista e scrittore Matteo Collura e lo stesso Michele Guardì. A coordinare i lavori il giornalista e autore tv Giovanni Taglialavoro, mentre l'introduzione è stata affidata al presidente della Fondazione Teatro Pirandello Alessandro Patti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA