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I canti di Natale uniscono trenta orfani di guerra libanesi con i coetanei della scuola Fontanarossa

Di Redazione |

CATANIA – Un progetto di intercultura che unisce simbolicamente il Libano e l’Italia sulle note dell’inno di Mameli e dei canti natalizi. Nella scuola “Fontanarossa” di Catania l’accoglienza si trasforma in un abbraccio tra trenta orfani libanesi ed i loro coetanei siciliani. “Insegnare i valori civici e morali, che renderanno i nostri alunni consapevoli del loro ruolo nella società del domani, è da sempre stato uno dei nostri obiettivi prioritari- afferma Concetta Tumminia, dirigente della scuola “Fontanarossa”- oggi accogliamo trenta orfani di guerra libanesi e costruire così questo rapporto di fratellanza e unione dimostrando che la guerra porta solo dolore e odio”.

Presenti all’evento l’assessore alle Politiche Scolastiche Barbara Mirabella oltre alla Coldiretti, attraverso il suo presidente Andrea Passanisi e all’agronomo Mariachiara Sant’Ignazio, per piantare un albero nel cortile della scuola: simbolo di unione e integrazione tra due realtà così distanti tra loro.

“Si tratta di un progetto che sta portando in giro per la Sicilia i bambini dell’associazione “Martiri della Laf”, ovvero i figli dei caduti delle forze armate libanesi – spiega il Tenente Colonnello della Brigata Meccanizzata Aosta, Alessandro Sapienza-  i ragazzi si esibiranno al Teatro Massimo Bellini e successivamente saranno a Messina ed a Trapani. Molte tappe per un progetto interculturale che prevede l’integrazione di ragazzi dai 6 ai 17 anni».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA