“E’ importante che qualcuno si metta bene in testa che anche il nostro è un lavoro e, oltre ad avere dei doveri, abbiamo anche dei diritti”. Era lo scorso aprile – in piena fase 2 – quando Gino Astorina, una vita passata a calcare le scene, chiedeva maggiore rispetto per gli artisti e il mondo del teatro.
Oggi a distanza di quasi tre mesi cosa è cambiato?
“E’ cambiato molto poco perché, ancora adesso, occorre fare più chiarezza su molti punti- dice l’artista siciliano- dagli spettacoli estivi, che si sta cercando ci fare con tanto coraggio, si passerà a breve alla programmazione della stagione autunnale e allora si ripresenterà lo stesso problema”.
Finora si sono ricorse molte voci e cui, però, non è seguita nessuna disposizione cerca. “Vogliamo sapere come organizzarci- è sempre Gino Astorina a parlare- avere direttive certe su come organizzare la prossima stagione che nasce tra mille incertezze. Occorre un tavolo tecnico, con tutti i soggetti interessati, che affronti i vari punti: dalla sanificazione dei luoghi all’uso della mascherina, fino al distanziamento tra le persone. Ecco, bisogna dare risposte precise ad una intera categoria di lavoratori e professionisti”.