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Catania: l’Amt tra nuovi bus, autisti a rischio e corsie preferenziali sempre occupate
CATANIA – Si può pescare a piene mani nelle difficoltà legate al traffico in tutta la città di Catania. La carenza di parcheggi, i collegamenti, il posteggio selvaggio, la maleducazioni di coloro che si mettono alla guida sono tutte questioni che si devono confrontare con una parte della città che, strutturalmente, non permette troppi cambiamenti. La mobilità cittadina, quindi, non è un problema, ma “il problema” per eccellenza. «L’uso dei mezzi pubblici come l’autobus può servire a ridurre il traffico in tutta Catania- spiega il presidente dell’Amt Giacomo Bellavia – con i nuovi bus e il rinnovamento del parco mezzi dell’azienda puntiamo a fare quel definitivo salto di qualità già adottato in molte città italiane ed europee. Molti passi in avanti sono stati fatti in questo contesto e le linee del Brt sono fondamentali in tal senso».
Opere, progetti e proposte di miglioramento ci sono e vanno al di là del traffico quotidiano. La questione di fondo, però, resta il nodo legato alle aggressioni- fisiche e verbali- ad autisti e controllori. «In questo contesto è molto difficile fare al meglio il proprio lavoro – sottolinea Giuseppe Monaco – oltre agli insulti dei soliti maleducati in passato i nostri mezzi sono stati presi di mira, con lanci di sassi, dai teppisti. Più rischiosa la periferia o il centro cittadino? E’ impossibile fare una distinzione precisa perchè gli episodi di aggressione al personale dell’Amt avvengono periodicamente in ogni parte della città».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA