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Catania, con apertura sacello si avvicina festa di Sant’Agata
Catania – Oggi in Cattedrale si rinnova un appuntamento attesissimo dai devoti di Sant’Agata. Dalle 8 alle 17, infatti, apertura straordinaria del Sacello delle reliquie della Santa Patrona. I fedeli possono ammirare l’interno, contenente le reliquie di Sant’Agata, con gli affreschi cinquecenteschi. Il sacello si trova sul lato destro della cappella di Sant’Agata, detta una volta “del tesoro”. Si tratta della celebre “cameretta” nella cui parete destra, in due nicchie separate, si custodiscono il trecentesco busto e il semibusto reliquiario processionale dell’orafo senese Giovanni Di Bartolo e il prezioso scrigno reliquiario quattrocentesco, l’artistica arca delle reliquie della protomartire catanese.
Il luogo più caro e più venerato dai catanesi, da circa 8 anni è tornato all’antico splendore grazie ad accurati lavori di restauro di tutela conservativa che rivestono un grande significato culturale e artistico per la storia dell’arte figurativa a Catania, anteriore al Cinquecento. La stanzetta, una “cappellina” che – protetta da una pesante porta di metallo preceduta da un cancelletto in ferro battuto dorato – custodisce il prezioso “tesoro” agatino, fu ricavata a fine del sec. XV nel massiccio e poderoso passaggio interabsidale di destra, tra il presbiterio del cappellone centrale (“santuario” del tempio) e la cappella di Sant’Agata, alla cui sinistra si trova il noto e finora poco raggiungibile ingresso del “sacro recinto”, tanto amato ma tanto sconosciuto dalla stragrande maggioranza dei devoti.
Oggi è stato possibile vedere il sacello e apprendere il valore e il significato del sito più significativo nella storia del millenario culto agatino, per fortuna scampato ai rovinosi terremoti che hanno devastato la città e ai bombardamenti dell’ultima guerra mondiale.
Video di Orietta ScardinoCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA