CATANIA – Perplessità e rabbia. Dei residenti e dei commercianti del viale Vittorio Veneto a Catania. Facce diverse inserite all’interno di uno stesso progetto che riguarda la nuova mobilità lungo un’area che dalla circonvallazione arriva fino a Corso Italia. La corsia preferenziale per gli autobus BRT resta ancora alla ricerca di una sua dimensione ma, tra mille difficoltà e disagi, comincia ad essere recepita dai pendolari. «Alla base di tutto è mancata la concertazione e l’informazione adeguata tra i soggetti direttamente interessati al traffico, sul viale Vittorio Veneto, e questa amministrazione comunale – spiega il presidente dell’associazione “Romolo Murri” Vincenzo Parisi – l’istallazione del Brt qui non deve trattarsi di una cattedrale nel deserto ma di un’opera inserita in uno specifico quadro urbano. Il rischio oggi è che vengano danneggiate le attività commerciali della zona a favore della grande distribuzione».
Anche con la presenza delle pattuglie della polizia municipale, il traffico, sopratutto nel tratto compreso tra piazza Michelangelo e via D’Annunzio, resta sotto la lente di ingrandimento da parte di migliaia di catanesi. «Il vero banco di prova sarà la prossima settimana con l’apertura delle scuole oppure nei giorni caratterizzati dai forti temporali – sottolinea Michele Puglisi, abitante del viale Vittorio Veneto – quello che temiamo maggiormente è il blocco del traffico con la viabilità in tilt anche nelle strade circostanti». E nonostante l’ottimismo delle autorità comunali, è prevedibile che non sarà facile la circolazione in viale Veneto, zona ad alta vocazione commerciale, dove insistono scuole e altre attività molto frequentate.