I Carabinieri del Noe di Catania con i colleghi della stazione di Belpasso hanno sequestrato una cava all’interno delParco dell’Etna, in località Fra Diavolo a Belpasso. L’azienda oggetto dell’ispezione è “La Cava dell’Etna” nella quale i militari la presenza di un operaio che, a mezzo di un escavatore, stava conducendo attività di coltivazione di cava con la frantumazione di massi di roccia basaltico-lavica.
Il controllo della documentazione ha fatto emergere che le autorizzazioni erano scadute e non erano state ulteriormente prorogate dal Distretto Minerario di Catania in quanto l’area in questione non è più autorizzabile poiché non compresa nel cosiddetto Piano Cave, trovandosi la stessa all’interno della zona “D del Parco dell’Etna, sottoposta a speciali vincoli paesaggistici.
Diverse le contestazioni mosse alla titolare della società che è stata denunciata per aver condotto delle operazioni di coltivazione di cava abusiva in quanto non autorizzate all’interno di un’area posta all’interno del Parco Naturale dell’Etna.
Con l’attuale sequestro salgono a sei, nel corso dell’ultimo anno, le aziende presenti tra Mascali, Milo, Nicolosi e Belpasso sottoposte a ispezioni da parte dei Carabinieri del Noe con il sequestro di nove cave abusive, quattro impianti di frantumazione e di produzione di calcestruzzi trovati privi delle necessarie autorizzazioni per le emissioni in atmosfera, nonché di diverse decine di escavatori, pale meccaniche e camion sorpresi ad operare illecitamente sui luoghi.