BRUXELLES – Ispirandosi all’approccio multidisciplinare proprio della scuola d’arte Bauhaus, formando una comunità coesa in cui non ci siano divisioni tra scienza, educazione, impegno civile, cultura e tecnologia. Una nuova consapevolezza, ribadita da von der Leyen, accolta dal ministro della Cultura Dario Franceschini e da Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi: “Il ruolo del nuovo Bauhaus è chiaro: siamo arrivati al limite, abbiamo preso più di quanto abbiamo dato, ora ci deve essere un’inversione di rotta. Serve una legge sul clima, servono cifre, valutazioni, prove che vengono dalla scienza, ma con il Green Deal Europeo c’è un movimento che arriva dal basso e l’anima è proprio il New European Bauhaus. Da qui il riferimento inevitabile alla guerra: “Oggi ci sarà un incontro con il sindaco di Mariupol e un architetto ucraino per ricostruire l’Ucraina: è un dovere farlo e lo faremo nel modo giusto”, ha aggiunto von der Leyen. “E’ incredibile vedere così tanti eventi in programma in questa manifestazione, molti anche in Italia, Paese che voglio ringraziare, perché è entusiasta e in prima linea”.