Rifiuti, Parlamento Ue dice addio a discariche, nuovi target riciclo

Di Redazione / 18 Aprile 2018

BRUXELLES – Aumento dei rifiuti urbani destinati a riciclo, drastica riduzione dello smaltimento in discarica, obbligo di differenziata in tutta Europa per organici (il cosiddetto ‘umido’) tessili e rifiuti pericolosi domestici, come le vernici. Sono le nuove norme Ue sui rifiuti del pacchetto ‘economia circolare’, frutto di un accordo raggiunto dalle istituzioni europee in dicembre e approvate oggi dalla plenaria dell’Europarlamento ad ampia maggioranza.

 

Il pacchetto economia circolare stabilisce che entro il 2035 i rifiuti urbani conferiti in discarica non dovranno superare il 10% del totale. Secondo dati Eurostat, nell’Ue circa il 25% dei rifiuti urbani trattati viene interrato, in Italia la percentuale è del 28%, ma in diversi paesi dell’Europa centro-orientale si supera il 70%. Le nuove norme stabiliscono che il riciclo dovrà arrivare al 65% del totale dei rifiuti urbani grazie a tre target progressivi (2025, 2030 e 2035).

 

Il provvedimento fissa traguardi più ambiziosi sugli imballaggi, con il 70% complessivo al 2030 – da raggiungere dopo una tappa intermedia nel 2025 con quote diverse secondo i materiali. Al 2030 dovrà essere recuperato almeno il 55% della plastica delle confezioni, l’85% di carta e cartone, il 75% del vetro. Dal 2023 la raccolta differenziata sarà obbligatoria in tutta l’Ue per i rifiuti organici (il cosiddetto ‘umido’) mentre per tessili e rifiuti pericolosi domestici si comincerà dal 2025.

 

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