BRUXELLES – Il Comitato economico e sociale europeo ha chiesto agli stati membri “azioni urgenti” per ridurre il carico di npl che resta sopra i livelli “pre-crisi” e ammonta a 813 miliardi di euro nell’ultimo trimestre del 2017, scrive il Comitato. Gli esperti si dicono a favore delle misure introdotte dalle istituzioni per prevenire gli accumuli di crediti non performanti, “riducendo il rischio per la solvibilità e la stabilità del sistema finanziario europeo”. Inoltre, “è vitale rimuovere i debiti tossici dai bilanci degli istituti finanziari per evitare le conseguenze del sovra-indebitamento e per consentire alle banche di concentrarsi sui prestiti a famiglie e imprese”.