BRUXELLES – L’Unione europea applica nuove misure antidumping sulle biciclette elettriche importate dalla Cina. La decisione entra in vigore oggi, a seguito della sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale Ue, e avrà la durata di sei mesi. Un provvedimento accolto con favore dall’Associazione europea dei costruttori di biciclette (Ebma), il cui presidente Moreno Fioravanti parla di “chiaro segnale alle aziende cinesi produttrici di biciclette elettriche”. “Le misure provvisorie saranno un passo fondamentale nell’assicurare le norme di difesa commerciale finali, così come per garantire parità di condizioni per le aziende europee e il futuro dei loro dipendenti”, ha sottolineato in una nota.
Il 20 ottobre scorso la Commissione europea aveva aperto un’indagine antidumping sulle biciclette elettriche cinesi, le cui conclusioni hanno portato alla decisione pubblicata in Gazzetta. L’esecutivo ha stabilito che “in questa fase, il grave danno all’industria dell’Unione è stato causato dalle importazioni provenienti dalla Repubblica popolare cinese” in regime di dumping, si legge nel testo, e “non ci sono ragioni convincenti che non fosse nell’interessa dell’Unione imporre misure provvisorie sui prodotti importati”.