BRUXELLES – Chiediamo una Nato “più versatile e flessibile” che “non guardi solo ad est, ma inizi a guardare anche a Sud”. Lo ha detto il ministro della Difesa Elisabetta Trenta oggi alla seconda giornata della ministeriale Nato a Bruxelles sulla scia dell’intervento di ieri. Lo riferiscono fonti vicine al ministro.
La ministra della Difesa Elisabetta Trenta a margine della ministeriale Nato ha incontrato l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini. Al centro dei colloqui, tra le altre cose, il supporto dell’Italia alla firma di una nuova Joint Declaration per “migliorare la complementarietà Nato-Ue” e la mobilità militare.
“La Difesa europea – ha aggiunto il ministro – non è in contrasto con il ruolo della Nato, bensì rinforza il ruolo di questa nella sicurezza e nella difesa collettiva”. Sul progetto della mobilità militare, che prevede il rafforzamento della rete europea di trasporto, il ministro Trenta ha espresso “grande favore”, in particolare per quel che riguarda il corridoio Scandinavo-Mediterraneo, di cui “beneficerebbe anche l’Italia”. In relazione ai rapporti Nato/Ue il ministro ha invece chiesto alla ministeriale “un rafforzamento della cooperazione”.
Serve “un approccio strategico condiviso a tutte le crisi”, ha aggiunto. “Bisogna evitare duplicazioni” e dunque “più sinergia attraverso l’adozione di procedure comuni nell’interesse dei cittadini e della loro sicurezza”.
“L’Italia c’è, in ambito Nato, Onu e Ue” – Ha detto il ministro della Difesa Elisabetta al working dinner di ieri sera, dove ha assicurato un cospicuo impegno dell’Italia nel contrasto al terrorismo attraverso attività di proiezione di stabilità, specie nel Mediterraneo, in Nord Africa e in Medio Oriente.
“A luglio ho intenzione di firmare una nuova dichiarazione congiunta con il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk e il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker” con l’obiettivo di “continuare ad affrontare le pressanti sfide alla sicurezza”. Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.