L’Ue celebra il mezzo secolo di Unione doganale

Di Redazione / 02 Luglio 2018

BRUXELLES  – L’Unione doganale europea compie mezzo secolo:  il primo luglio è stato l’anniversario della sua istituzione (primo luglio 1968) tra gli allora sei Paesi fondatori della Cee: Francia, Germania, Italia, Olanda, Belgio e Lussemburgo. “L’unione doganale – ha sottolineato per l’occasione Pierre Moscovici, commissario per gli affari economici, la fiscalità e le dogane – è una realizzazione unica ed eccezionale, che consente agli europei di cogliere appieno i benefici del mercato interno, con scambi commerciali fluidi e consumatori sicuri. Sono riconoscente alle migliaia di persone che negli ultimi 50 anni hanno contribuito e continuano a contribuire a questa realizzazione europea”.

 

Con l’abolizione dei dazi doganali sul commercio di beni in quella che ora è l’Ue, l’unione doganale ha segnato il primo passo decisivo verso la trasformazione dell’Ue nel principale blocco commerciale del mondo – con il 16% degli scambi per un valore di oltre 3,5 miliardi di euro – in cui le 28 amministrazioni doganali dell’Ue agiscono come un’unica entità. In una nota, la Commissione europea ricorda che “l’unione doganale si è trasformata in una pilastro del nostro mercato unico, tutelando le frontiere dell’Ue e proteggendo i nostri cittadini da merci vietate e pericolose, come armi e stupefacenti, e favorendo inoltre una costante crescita della quota del commercio mondiale”. L’unione doganale, inizialmente prevista dal trattato di Roma, nel 1968 ha abolito i dazi doganali riscossi alle frontiere fra gli Stati membri della Comunità europea.

 

 

Oggi è diventata un’area commerciale unica in cui tutte le merci possono circolare liberamente, siano esse prodotte nell’Ue o al di fuori delle sue frontiere. Il dazio sui beni provenienti dall’esterno dell’UE è di norma pagato all’entrata nell’Ue. In tal modo le dogane garantiscono il pagamento di tali dazi e la protezione degli interessi finanziari dell’Unione e dei suoi Stati membri.

 

 

Le dogane impediscono inoltre l’ingresso nell’Unione di prodotti che rappresentano un rischio per la sicurezza o la salute dei cittadini dell’UE, bloccano merci oggetto di traffico e di contrabbando o che presentano un pericolo per l’ambiente e il patrimonio culturale europeo oppure merci che pregiudicano gli interessi finanziari dell’Ue e dei suoi Stati membri. Le autorità doganali nazionali di tutti i paesi dell’Ue – ricorda ancora Bruxelles – sono principalmente responsabili della gestione del complesso funzionamento quotidiano dell’unione doganale e a tal fine collaborano fra loro e con la Commissione. Allo stesso tempo è fondamentale una più ampia cooperazione internazionale per proteggere gli interessi delle imprese e dei cittadini europei a livello mondiale.

 

 

A tal fine l’Ue ha firmato oltre 50 accordi internazionali che disciplinano la cooperazione doganale e la reciproca assistenza amministrativa con 80 paesi al di fuori dell’UE per potenziare i controlli e l’applicazione nonché per semplificare e armonizzare le procedure doganali, riducendo così gli oneri e i costi amministrativi per le imprese europee.

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