Europa
La Slovenia vota, vincono i conservatori anti-migranti
LUBIANA – L’ex premier conservatore Janez Jansa e il suo Partito democratico sloveno (SDS), che sono su posizioni anti-migranti e alleati del leader nazionalista ungherese Viktor Orban, hanno vinto le elezioni politiche anticipate in Slovenia. Come ha reso noto la commissione elettorale, dopo lo spoglio del 98% delle schede, al partito democratico sloveno (SDS) di Jansa e’ andato il 25% dei voti e 25 deputati sul totale di 90. Al secondo posto la Lista di Marjan Sarec, l’ex attore e comico che si presentava per la prima volta a una consultazione elettorale, con il 12,6% e 13 deputati. Seguono i socialdemocratici (SD) con il 9,9% e 10 deputati, e il Partito del centro moderno (SMC) del premier uscente Miro Cerar al quale è andato il 9,7% e 10 deputati.
Nel piccolo Paese ex jugoslavo confinante con l’Italia si conferma in tal modo il trend che nell’Europa centrorientale, e non solo, vede regredire le sinistre a fronte invece dell’avanzata delle forze conservatrici e sovraniste che mirano a porre un argine al fenomeno migratorio, ponendosi a difesa degli interessi e della sicurezza dei propri cittadini. La Slovenia è stata attraversata da centinaia di migliaia di migranti in marcia lungo la rotta balcanica durante la crisi drammatica del 2015, e gli avversari politici di Jansa, dimessosi dalla guida del governo nel 2013 per uno scandalo di corruzione, affermano che Orban ha finanziato la campagna elettorale dell’SDS tramite personaggi e organizzazioni a lui vicine.
Stando agli ultimi dati della commissione elettorale, a superare lo sbarramento del 4% necessario per entrare in parlamento sono stati anche gli estremisti di destra del Partito nazionale sloveno (Sns) con il 4,2% e 4 deputati. In tutto sono nove le forze politiche entrate nel parlamento di Lubiana composto da 90 seggi, compresa la Sinistra (Levica), Nova Slovenija (Nsi), e il Partito dei pensionati (DeSUS).
Pur chiaro vincitore ma senza maggioranza assoluta, il conservatore Jansa non potrà tuttavia governare da solo e dovrà comunque cercare delle alleanze, difficili al momento da ipotizzare. “Non vediamo l’ora di iniziare”, ha detto Jansa in serata. “Non abbiamo paura del domani, noi guardiamo avanti”. Ieri mattina, subito dopo aver votato, il leader conservatore si era augurato che il voto odierno possa essere stato “il primo passo per mettere gli sloveni al primo posto, per dare priorità alla sicurezza e al benessere della Slovenia e degli sloveni”.
L’affluenza alle urne, data inizialmente bassa, è risultata alla fine intorno al 51%, pressocchè equivalente al 51,7% registratasi nelle precedenti politiche del 2014.
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