La Croazia adotterà l’euro dal primo gennaio 2023

Di Redazione / 06 Giugno 2022

BRUXELLES – Inflazione o no, il club dell’euro è pronto a riaprire le sue porte. Sette anni dopo l’ultima volta. Un traguardo storico per una nazione che soltanto negli anni ’90 stava ancora vivendo gli orrori della guerra. Ma anche per l’intera Ue che, con l’inflazione che morde, conferma la solidità della sua moneta che, al suo ventesimo anniversario, continua a ‘conquistare’ il Continente.A nove anni dal suo ingresso nella Ue, Zagabria ha ora tutte le carte in regola per lasciare la kuna e adottare l’euro.  Un risultato che segna “un passo storico nel viaggio europeo” del Paese, ha rimarcato il commissario Ue per l’Economia, , non senza fare accenno alle preoccupazioni che qualche cittadino croato potrebbe nutrire sull’inflazione. Anche per questo Bruxelles e la Bce continueranno a “monitorare” e Zagabria dovrà continuare ad impegnarsi lavorando anche sul Pnrr. Proprio la stabilità dei prezzi è stata la “sfida principale” per la Croazia, ma l’andamento della sua inflazione nell’ultimo decennio è stato strettamente allineato con quello della zona euro e si prevede che continui a esserlo. Anche sui conti pubblici l’evoluzione è positiva: il disavanzo è sceso al 2,9% del Pil nel 2021 e dovrebbe calare all’1,8% nel 2023. Il rapporto Pil-debito pubblico è “relativamente elevato (intorno all’80% nel 2021), ma i rischi per la sostenibilità sono valutati come medi. Rappresentando “più di un obiettivo formale” per gli Stati membri. Così, dopo le ultime adesioni dei Baltici tra il 2011 e il 2015 e dopo la Croazia, la prossima new entry nel club potrebbe essere, nel 2024, la Bulgaria. Nell’immediato, si attende il sigillo definitivo dell’Ecofin per Zagabria, il 12 luglio.

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