Bruxelles – Lo ha detto il commissario Ue al lavoro durante un punto stampa con il consigliere speciale sulla sua relazione sull’integrazione nell’Ue delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina. “Naturalmente, sappiamo che a causa delle barriere linguistiche e, talvolta, della mancanza di riconoscimento delle qualifiche, molte persone provenienti dall’Ucraina lavorano in posti di lavoro al di sotto del loro livello di competenza – ha segnalato il politico belga -. Continueremo a collaborare con gli Stati membri per affrontare questo problema”. e “usano fondi del Fondo sociale o altri fondi per finanziare l’assistenza ai rifugiati ucraini. “Siamo più che mai determinati a continuare la nostra azione per dare alle persone sfollate dall’Ucraina un rifugio sicuro nelle nostre società europee”, ha sottolineato ancora Schmit.Nel frattempo, lo stesso commissario al Lavoro, insieme alla collega responsabile per gli Affari interni Ue, , ha annunciato alla stessa presenza di Asscher “Naturalmente tutti speriamo che la guerra finisca presto, ma questa è una possibilità che la Commissione è pronta a usare se necessario”, hanno spiegato i due rappresentanti della squadra di Ursula von der Leyen.”Stiamo discutendo su come possiamo sostenere e aiutare coloro che vorrebbero tornare in Ucraina e quelli che vorrebbero restare nell’Unione europea”, hanno evidenziato Schmit e Johansson, sottolineando che. “Se necessario, accoglieremo altri rifugiati, speriamo di no. Ma se le cose dovessero peggiorare, siamo pronti a fare anche questo”, hanno ribadito.