VALENCIA – Il governo italiano sulla vicenda dell’Aquarius ha avuto una posizione “che fa arrossire e vergognare”. Non usa mezzi termini Mònica Oltra, la vicepresidenta della Generalitat di Valencia, per criticare la decisione dell’esecutivo gialloverde di chiudere i porti alla nave umanitaria di Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere.
Leader locale di Compromis, formazione vicina a Podemos, e soprattutto, da sempre in prima linea nella difesa dei diritti umani e di una politica solidale, la vice presidente del governo regionale incontra i cronisti italiani al termine di una conferenza stampa passata per metà a rispondere alle domande su che fine facessero i 629 migranti in arrivo, visto che la vicepremier Carmen Calvo ha detto che chi non avrà i requisiti al termine dell’iter per l’accertamento dello status di rifugiato finirà nei Cie che – come in Italia – sono i Centri di detenzione per stranieri che devono essere espulsi.
“Comportandosi così – dice dunque la Oltra – il governo italiano manda un messaggio xenofobo, razzista e di esclusione. Un messaggio che sicuramente è in disaccordo con la posizione della maggioranza del popolo italiano. Tutta l’Unione Europea deve riflettere sul dramma del Mediterraneo e tutti i paesi che affacciano su questo mare devono essere paesi di prima accoglienza. L’Unione europea deve essere una terra di pace e non lo è più se si chiudono le frontiere a chi scappa dalle guerre e dalla fame”.
Una posizione che si fa ancora più chiara quando le si chiede di colui che ha di fatto chiuso i porti italiani obbligando la Aquarius a cercare un altro approdo in Europa, il ministro dell’interno Matteo Salvini. “Mi sorprende molto quello che è accaduto – sottolinea la Oltra – perché la storia d’Italia è molto migliore di quello che si vede in questo momento. Una storia di democrazia e non di razzismo”. E’ preoccupata? “Si. Mi preoccupa che la storia di questa Italia assomigli più ad una storia da dimenticare che alla vostra vera storia. Una storia – conclude – di partigiani, che è fatta di fratellanza e rispetto dei diritti umani”.