BRUXELLES – Il gasdotto Nord Stream 2 “è un errore e va contro il nostro interesse strategico, la nostra sicurezza e le nostre regole”. Così il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk al termine del summit Ue-Ucraina, sul raddoppio del progetto energetico che trasporta il metano russo in Germania ed Europa centrale bypassando l’Ucraina. Il gasdotto è “un progetto di importanza solamente geopolitica”, ha attaccato il presidente ucraino Petro Poroshenko, “non ha alcun valore commerciale” ma ambisce “a rendere l’Ucraina più debole” escludendola dal sistema di trasporto del gas, e ad “aumentare la dipendenza dell’Ue dalla Russia, creando un pericolo geopolitico” e “prendendo dall’Europa più di 20 miliardi di dollari per un’infrastruttura di cui l’Europa non ha bisogno”.
Per questo, ha concluso Poroshenko, “ci impegneremo con tutti i mezzi a disposizione per fermare la monopolizzazione russa del mercato del gas europeo e difendere gli interessi di Ucraina e Polonia, degli stati baltici e scandinavi, ma anche di tutta l’Ue e del mondo”.