BRUXELLES – Si è celebrata stamani, alla Corte di giustizia europea, la prima udienza della causa che vede la Commissione Ue contestare l’inadempimento persistente dell’Italia circa il trattamento e scarico delle acque reflue urbane nei comuni con più di 15mila abitanti.
In condizioni di infrazione nel 2004, l’Italia è stata già giudicata inadempiente nel 2012, ma secondo la Commissione europea non si è conformata alla sentenza. Per questo l’Esecutivo Ue ha chiesto alla Corte di imporre sanzioni, 62,7 milioni di euro come somma forfettaria e una penalità di circa 347mila euro al giorno dal pronunciamento della sentenza fino a che il nostro paese non si sarà messo in regola.