BRUXELLES – Più risorse per infrastrutture nel quadro dei corridoi Ten-t; per ricerca e innovazione; e per il programma Erasmus+, mentre si mantengono stabili i fondi destinati alle politiche di coesione e all’agricoltura: emerge dalla proposta di bilancio dell’Ue per il 2019, presentata dal commissario europeo al Bilancio Guenther Oettinger, e che ora passerà al vaglio di Parlamento e Consiglio Ue.
In tutto la bozza di budget prevede 166 miliardi di euro in impegni (+3% rispetto al 2018) e 149 in pagamenti (+3% sul 2018), e si basa sul presupposto che il Regno Unito, dopo la Brexit (mezzanotte del 29 marzo 2019), continui a contribuire.
Secondo quanto spiegato, i fondi per il sostegno alla crescita economica ammonteranno a quasi 80 miliardi di euro in impegni, con incrementi per una serie di programmi. In particolare, 12,5 miliardi di euro (+8,4% rispetto al 2018) sono per ricerca e innovazione (Horizon 2020), con 194 milioni, per una nuova Impresa comune per un calcolatore ad alte prestazioni. 3,8 miliardi sono per le reti infrastrutturali (Connecting Eeurope Facility), (+36,4% sul 2018). E cresce anche il programma Erasmus+, con 2,6 miliardi di euro (+10,4% sul 2018).
Altri 233,3 milioni di euro sono per l’iniziativa per il lavoro dei giovani che vivono in regioni caratterizzate da un alto tasso di disoccupazione, cui si aggiungeranno finanziamenti dal Fondo sociale europeo.
I programmi della politica di coesione 2014-2020 manterranno la loro velocità di crociera nel 2019, con 57 miliardi di euro (+2,8% rispetto al 2018), ed i finanziamenti per la politica agricola rimarranno stabili a quasi 60 miliardi (+1,2% rispetto al 2018).
Ma oltre a consolidare gli sforzi del passato, il progetto di bilancio mira anche a sostenere nuove iniziative. Per questo, 103 milioni di euro sono destinati al Corpo europeo di solidarietà; 11 milioni all’istituzione dell’Autorità europea del lavoro, che contribuirà a garantire un’equa mobilità dei lavoratori nel mercato interno e a semplificare la cooperazione tra le autorità nazionali; 40 milioni, per l’estensione del programma incentrato sull’attuazione delle riforme strutturali negli Stati membri.
Inoltre, 245 milioni sono previsti per la predisposizione del programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa; e 150 milioni di euro per rafforzare la risposta a terremoti, incendi e altre calamità in Europa mediante la costituzione di una riserva di mezzi di protezione civile a livello dell’UE (“rescEU”), comprese attrezzature e squadre.
Infine, 5 milioni di euro sono destinati alla creazione della nuova Procura europea destinata a perseguire i reati transfrontalieri, compresi frodi, riciclaggio di denaro e corruzione.