Europa
Brexit: Davis, Gb dopo uscita non sarà come mondo di Mad Max
LONDRA – “La Gran Bretagna dopo la Brexit non sarà come il mondo di Mad Max”. E’ la rassicurazione del ministro per la Brexit britannico, David Davis, contenuta in un discorso di oggi a Vienna anticipato in una nota diffusa dal suo dicastero ai media. Con la metafora cinematografica riferita al noto film ambientato in un futuro post-apocalittico, il ministro vuole allontanare i timori di una deregulation selvaggia nei diritti dei lavoratori e negli standard ambientali una volta che il Regno Unito non sarà più legato alle normative europee. Davis auspica invece una “stretta collaborazione” tra Londra e Bruxelles per il mantenimento di elevati standard nei diversi settori. Questo sarà anche alla base del tanto desiderato “commercio senza frizioni” coi Paesi dell’Unione. Il discorso di Davis è uno degli interventi organizzati dal governo britannico per descrivere la “strada per la Brexit” di Londra.
La Brexit non condurrà a “una corsa verso il basso” sui diritti dei lavoratori e sull’ambiente, ha insistito Davis, citato dai media del Regno. Il ministro – ospite a Vienna di una platea di businessmen in questa nuova puntata della serie di discorsi-manifesto avviati dal governo Tory di Londra per cercare di dare un’immagine meno vaga e possibilmente positiva del cammino verso il divorzio da Bruxelles – ha quindi contestato i timori di chi pensa che l’uscita dall’Ue sia destinata a diventare un incubo o, appunto, “una distopia alla Mad Max”. “Queste paure non si basano su nulla, né sulla storia, né sulle nostre intenzioni, né sui nostri interessi”, ha rimarcato, pur ammettendo che spetta al governo Tory di Londra dare “rassicurazioni” a coloro che sono allarmati o incerti. Davis si è detto d’altronde convinto che un accordo finale con Bruxelles possa essere raggiunto se nessuna delle due parti innalzerà “barriere non necessarie”. E in particolare se vi sarà “reciproca fiducia nei meccanismi di regolazione e nelle capacità delle rispettive istituzioni d’imporli”.
Le prime reazioni degli anti-Brexit alle anticipazioni del discorso di ‘pr’ di Davis sono peraltro molto scettiche. Come negative erano state la settimana scorsa – sia in seno all’opposizione britannica sia a Bruxelles – quelle innescate dal primo speech tenuto dal ministro degli Esteri, Boris Johnson, e dai suoi slogan su una “Brexit liberale”. Il tutto in attesa dei prossimi interventi affidati ai ministri Liam Fox e David Lidington, ma soprattutto di quello finale annunciato dalla stessa premier Theresa May per inizio marzo.
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