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A Strasburgo passo avanti nuove norme Ue anti-riciclaggio

Di Redazione |

STRASBURGO – Una definizione comune di riciclaggio di capitali, una pena massima di almeno 5 anni e delle nuove sanzioni che implichino anche l’esclusione dalle funzioni pubbliche e dalle gare di appalto. Sono questi i tre punti principali della proposta di direttiva contro il crimine organizzato approvata dalla Commissione Libertà Pubbliche del Parlamento Ue per 39 sì e 4 astensioni e di cui è relatore l’eurodeputato penstastellato Ignazio Corrao.

 

“Il voto di oggi marca una tappa importante nella lotta contro il crimine organizzato a livello europeo”, ha sottolineato in una nota Corrao. “Questa direttiva – continua il relatore – toglierà ai criminali la loro attività principale, il denaro, e renderà più difficile il riciclaggio dei proventi illeciti nell’economia legale della Ue” oltre a imporre delle “pene supplementari” per chi si macchia di tale reato. Una volta che il testo sarà approvato in plenaria, inizieranno i negoziati con il Consiglio per la versione definitiva delle direttiva anti-riciclaggio. Secondo la Commissione Ue il crimine organizzato fattura 110 miliardi di euro all’anno, una cifra pari al 1% del Pil comunitario. Sempre secondo Bruxelles, in alcuni paesi il riciclaggio transfrontaliero raggiunge il 70% del totale.

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