Settimana Santa a Enna, le confraternite verso il Duomo in attesa della processione

Di William Savoca / 10 Aprile 2017

ENNA – Già in questi primi giorni di riti la Settimana Santa ennese sta registrando una buona partecipazione di ennesi e un’impennata di presenze, soprattutto straniere, è attesa tra giovedì e la giornata di venerdì quando è prevista la processione con i fercoli del Cristo morto e dell’Addalorata anticipati dagli oltre duemila confrati. In attesa di ciò, proseguono le ore d’adorazione che da domenica stanno portando verso il duomo ognuna delle sedici confraternite.

Tre quelle impegnate oggi e tutte nel pomeriggio. Si inizia alle 16 quando dalla chiesa dello Spirito Santo partirà l’omonima confraternita che in questi riti è impegnata, con il proprio simulacro, anche la Domenica in Albis in occasione della “Spartenza” tra il Cristo Risorto e la Madonna.

Alle 17 toccherà all’Arciconfraternita delle Anime Sante che inizierà il proprio cammino di preghiera dalla propria chiesa. Tra le sedici congreghe le Anime Sante è l’unica che si fregia del titolo di Arciconfraternita dopo che nel 1712 fu onorata del titolo di Venerabile e Lata. Particolare anche il suo vestiario con scapolare e mantella nera con un teschio e due ossa incrociate.

Alle 18 è attesa per la propria ora di adorazione la confraternita di San Giuseppe fondata, come Collegio, nel 1580 anche se negli anni successivi al 1820 venne soppressa per poi essere ricostituita nel 1934; fervida la loro attività per organizzare la festa in onore del Patriarca. Attraversando piazza Coppola e via Mercato Sant’Antonio i confrati di San Giuseppe giungeranno al duomo chiudendo questa terza giornata di processioni.

Questi primi giorni hanno intanto prodotto numerosi spunti tra cui quello relativo al servizio d’ordine durante le processioni ed in particolare quelle con i fercoli. Un episodio su tutti si è verificato domenica ed in particolare dinanzi la chiesa dell’Addalorata (ma anche alla Passione) dove il fercolo dell’Ecce Homo si è fermato per un momento di preghiera. Qui i volontari dell’Anpas hanno formato un cordone umano per interdire l’accesso ai fedeli che non hanno gradito tanta interdizione. La stessa struttura, che oggi incontrerà il Collegio dei Rettori, non ha però gradito le critiche spiegando che da anni è previsto il Piano di emergenza e che quel tipo di servizio è stato richiesto. Per le voci critiche, sarebbe invece opportuno depotenziare la presenza e lasciare che i cittadini vivano senza eccessive restrizioni il passaggio delle processioni così come accaduto in passato.

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Redazione
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