Non solo le tradizionali cassatelle di Agira rivisitate in chiave salata (con una fonduta attorno da far stropicciare gli occhi alla sola vista) ma piatti della tradizione locale diventati una vera eccellenza nel territorio.
Filippo Realforte, 37enne chef e vicepresidente della Federazione Italiana Cuochi di Enna, ha lasciato il segno. Ancora una volta. Presentando – in occasione della conviviale dell’Accademia Italiana della Cucina di Enna svoltasi proprio ad Agira – diverse specialità “che mi rendono orgoglioso – dice – solo per il fatto di provare esperienze nuove che poi risultano essere gradite“.
Non ha messo su famiglia (“spero di farlo presto ma la cucina è, al momento, la mia compagna di vita…”) “perché in gioventù ho dedicato tutto il mio tempo a questa passione, più che professione. Nasce da quando ero piccolo: giocavo con mia madre e mia zia in cucina quando loro preparavano i dolci, poi ho scelto la scuola Alberghiera di Enna dopo la terza media e ogni tanto collaboro con la Fondazione. Quindi 14 anni di lunga crescita, esperienze fuori il contesto territoriale, ho lavorato in Resort a Cinque stelle in Sardegna e al fianco di chef stellati in Sicilia come Accursio Craparo o Pino Cuttaia. Ma da un anno e mezzo sono rientrato ad Agira“.
E, come ha sottolineato il vice-delegato dell’AIC di Enna, Fabio Montesano durante il suo saluto (“Filippo ha avuto il coraggio e la forza di rientrare e riscommettersi nella propria terra…”), Filippo Realforte oggi è di nuovo a casa: “E’ stato importante aver trovato un contesto che mi permette di esprimere le mie qualità come il Seeasily del gruppo Casa al Borgo e un gruppo di lavoro come uno dei proprietari Davide Calcerano o Mario Algozzino che mi aiuta in cucina. Non ho un piatto particolare fra i preferiti, metto lo stesso impegno in tutto, sia per ciò che riguarda la parte salata che è un po’ il mio cavallo di battaglia, sia per tutto il resto. Non sono un pasticciere, mi diletto nel fare tante cose e spero di riuscirci sempre al meglio”.
Visti i consensi, le targhe al merito (l’ultima ricevuta proprio dall’AIC di Enna la scorsa sera) e soprattutto la qualità dei propri piatti, l’esame, possiamo dire essere stato superato a pieni voti.